Perquisizioni e sequestri dopo le azioni violente

L’attività della polizia giudiziaria mira a ricostruire responsabilità e ruoli negli episodi contestativi più gravi.

Torino – La polizia ha dato esecuzione ad un’attività di perquisizione locale e personale nei confronti di 8 attivisti dell’area antagonista torinese, nonché all’interno del centro sociale Askatasuna.

L’operazione di polizia giudiziaria, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, compendia le diverse attività già avviate dalla Digos, con il supporto della Direzione centrale della polizia di prevenzione, in occasione delle recenti e reiterate iniziative contestative di natura violenta, poste in essere nella città di Torino, come le temporanee occupazioni dei binari delle stazioni di Porta Nuova e Porta Susa, avvenute rispettivamente lo scorso 22 e 24 settembre, l’attacco alla Leonardo SpA del 3 ottobre u.s., le intrusioni alle Officine Grandi Riparazioni (O.G.R.) del 2 ottobre u.s., alla sede della Città Metropolitana dello scorso 14 novembre ed alla sede del Quotidiano La Stampa del 28 novembre u.s.

Le perquisizioni, finalizzate all’acquisizione di elementi utili all’accertamento delle responsabilità in ordine ai reati ipotizzati (violenza privata, lesioni personali aggravate, interruzione di pubblico servizio, danneggiamento aggravato, violenza e resistenza a p.u. aggravata, blocco stradale in concorso), eseguite nel rispetto delle garanzie previste dall’ordinamento, hanno consentito di sequestrare dispositivi elettronici, capi d’abbigliamento utilizzati durante le azioni violente, fumogeni.

L’odierna attività investigativa consentirà, mediante l’analisi del materiale audio-visivo acquisito, di individuare ulteriori soggetti ritenuti responsabili degli atti più violenti e di definire compiutamente il quadro delle responsabilità personali.