La Procura continua a indagare sul presunto giro di corruzione che coinvolge funzionari di polizia e agenzie per stranieri. Già in carcere un vicecommissario, ai domiciliari un’immobiliarista kazaka.
Sanremo – Mazzette in cambio di permessi di soggiorno, nuovo capitolo nello scandalo che ha travolto l’Ufficio Immigrazione della questura di Imperia. Su ordine della Procura, sono stati posti i sigilli a un’agenzia di pratiche per stranieri situata in via Martiri a Sanremo, riconducibile a Yelena Vtulkina, cittadina kazaka residente in città e ora agli arresti domiciliari. La donna è accusata di aver versato una mazzetta da 5.000 euro al sostituto commissario Luigi Mingherlino per ottenere il permesso di soggiorno a favore di un cittadino russo.
In carcere un dirigente di polizia
La decisione di applicare la custodia cautelare in carcere nei confronti di Mingherlino è stata firmata dal Gip Anna Bonsignorio. L’elemento chiave è il pericolo di inquinamento delle prove, dato che il funzionario sarebbe stato colto in flagranza di reato. Secondo gli inquirenti, la somma in contanti sarebbe stata consegnata proprio all’interno dell’ufficio stranieri della Questura.
Un sistema ramificato di mazzette
L’indagine, tuttora in corso, ipotizza un sistema di corruzione più esteso che coinvolgerebbe altre agenzie per stranieri, attive sia a Sanremo che a Imperia. Sono infatti indagate altre due donne, una di origine tunisina e una russa, legate a realtà simili sul territorio. Tutti gli episodi ruotano attorno alla gestione illecita di permessi di soggiorno, con pagamento di somme per velocizzare o “pilotare” le pratiche.
Sigilli all’agenzia di Sanremo
La sede sequestrata era diventata, secondo gli investigatori, un punto nevralgico per il disbrigo – apparentemente legale – di pratiche per immigrati. La titolare, Vtulkina, avrebbe agito in accordo con il dirigente di polizia, offrendo in cambio denaro per autorizzazioni facili.