Per De Luca niente da fare: addio alla presidenza

La Corte Costituzionale ha accolto il ricorso del Governo dunque al governatore della Campania non rimane altro che arrendersi alla decisione della Consulta.

Roma – Il ricorso del Governo Meloni è stato considerato fondato. Il provvedimento, giunto alcune ore fa, ha stoppato il claudicante tentativo del presidente De Luca di aggirare il divieto del terzo mandato con una leggina, la 16 del 2024, rivelatasi palesemente incostituzionale. Sconfitta dunque su tutta la linea. E i giudici sono stati estremamente chiari:

L’articolo 1 della legge della Regione Campania numero 16 del 2024 – scrivono in atti le toghe – dopo avere previsto che non è immediatamente rieleggibile alla carica di Presidente della Giunta regionale chi, allo scadere del secondo mandato, ha già ricoperto ininterrottamente tale carica per due mandati consecutivi, ha tuttavia stabilito che, ai fini dell’applicazione della presente disposizione, il computo dei mandati decorre da quello in corso di espletamento alla data di entrata in vigore della presente legge….Con tale ultimo inciso il legislatore campano ha reso inapplicabile, per la prossima tornata elettorale, il principio fondamentale del divieto del terzo mandato consecutivo posto dal legislatore statale con la legge numero 165 del 2004, così violando l’articolo 122, primo comma, della Costituzione, che attribuisce al legislatore regionale il compito di disciplinare, tra l’altro, le ipotesi di ineleggibilità del presidente della giunta regionale nel rispetto dei principi fondamentali stabiliti con legge della Repubblica”.

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