E' il gatto che si morde la coda: da decenni i prezzi dei trasporti da e per la Sicilia sono troppo alti. Mai un accordo in tal senso che possa prevedere tariffe corporate.
Palermo – Altro che tariffe “sociali” e continuità territoriale, allo stato attuale, senza concorrenza, volare da e per la Sicilia è improponibile. Stessa cosa per treni e bus a lunga percorrenza, alcuni dei quali è già tanto se ti portano a destinazione. I costi sono esorbitanti. Cittadini e associazioni di categoria sono sul piede di guerra e la politica deve fare qualcosa. Lo sa bene il governatore Musumeci che ha chiesto ed ottenuto, per il 16 giugno prossimo, un incontro con il ministro dei Trasporti e il ministro del Sud per affrontare l’emergenza della navigazione. Musumeci se la prende con Alitalia. Dovrebbe prendersela anche con Trenitalia e tutte le società del trasporto su gomma, per farla completa.
“…Non è possibile continuare a subire i capricci di Alitalia che si mantiene in vita con il denaro dei cittadini, tre miliardi di euro – ha dichiarato Nello Musumeci – e poi viene a fare i capricci se in Sicilia un volo è più o meno redditizio. Per noi siciliani viaggiare in aereo non è l’emozione di volare, ma è una necessità. Siamo la più grande isola del Mediterraneo e quando andiamo a Milano o Roma non lo facciamo per shopping, ma per seri problemi di famiglia. Ecco perché non si può pretendere di mantenere tariffe basse se prenotiamo un mese, due mesi prima, ma se dobbiamo prenotare l’aereo nell’arco delle 24 ore abbiamo tariffe che lambiscono i 700 euro...”.
Dal 13 giugno scorso Alitalia avrebbe dovutoraddoppiare il numero dei collegamenti da Milano per Catania e Palermo, dal 15 giugno invece saranno aggiunti altri voli da Roma verso i due maggiori aeroporti siciliani. I collegamenti Roma-Catania e Roma-Palermo cresceranno da 8 a 10 al giorno per Catania e Palermo. Il presidente dovrebbe fare sentire la sua voce anche con EasyJet e Ryanair che con la scusa del low-cost hanno continuato a proporre tariffe che aumentano paurosamente durante le festività e il periodo estivo, lasciando stare le tariffe del momento che non rimarranno basse ancora per molto. Quando si dice effetto-pandemia…