Paga la droga con soldi falsi e viene accoltellato a Bergamo: fermato aggressore

Sarebbe questo il movente dietro al tentato omicidio di un giovane tunisino nei boschi di Villa d’Almè. Le indagini dei carabinieri.

Bergamo – Droga pagata con banconote false: sarebbe questo il movente dietro il tentato omicidio di un giovane tunisino, avvenuto il primo dicembre nei boschi di Villa d’Almè, in provincia di Bergamo. Cinque giorni dopo l’aggressione, i carabinieri della compagnia di Zogno hanno fermato il presunto responsabile, un giovane marocchino. Grazie all’analisi delle immagini delle telecamere di sicurezza delle aree circostanti e alle testimonianze raccolte, i militari sono riusciti a individuare l’auto utilizzata dall’aggressore per raggiungere e lasciare il luogo del crimine. Questo ha permesso di restringere il campo dei sospettati, fino a identificare il marocchino, ora accusato di tentato omicidio pluriaggravato.

Secondo quanto emerso, alla base dell’aggressione ci sarebbe una compravendita di droga, che il tunisino e un complice avrebbero pagato con banconote false. Il venditore, accortosi dell’inganno solo in un secondo momento, avrebbe acquistato un grosso coltello per cercare la vittima nei luoghi dove era solito spacciare. Quando il tunisino si è rifiutato di saldare il debito, il marocchino lo avrebbe colpito con una coltellata alla schiena, provocando una ferita grave che ha perforato un polmone e fratturato alcune costole. Dopo l’aggressione, il responsabile sarebbe fuggito a bordo di un’auto guidata da un conoscente italiano, che, secondo la nota dei carabinieri, non era a conoscenza delle intenzioni del marocchino.

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