Il decesso di Edoardo Righetto, imprenditore padovano, solleva interrogativi sulla possibile correlazione con il morbo della “mucca pazza”. L’Istituto Superiore di Sanità darà le risposte definitive.
Padova – Un imprenditore di 61 anni, Edoardo Righetto, è morto il 12 agosto all’ospedale di Padova, dove era ricoverato da tre giorni, a causa di una encefalopatia da prioni, rara malattia neurodegenerativa. L’uomo, originario del Padovano, aveva iniziato a manifestare i primi sintomi circa un anno fa: dolori a un piede che lo costringevano a zoppicare. Nei mesi successivi erano comparsi disturbi della memoria e difficoltà motorie, fino alla diagnosi definitiva arrivata il 14 luglio scorso dal reparto di Neurologia dell’Azienda Ospedaliera.
La malattia e i dubbi sulla “mucca pazza”
L’encefalopatia da prioni è una patologia rara, con uno o due casi per milione di persone all’anno. La forma più comune è la malattia di Creutzfeldt-Jakob, di cui una variante è stata associata negli anni ’90 alla trasmissione del morbo della “mucca pazza” attraverso carne contaminata.
Per stabilire con certezza se il decesso di Righetto sia collegato a quella variante, servirà attendere i risultati degli esami neuropatologici sul cervello, che verranno inviati all’Istituto Superiore di Sanità.
Il rapido peggioramento e il decesso
Nonostante i medici avessero previsto una sopravvivenza di circa due mesi, le condizioni dell’imprenditore si sono aggravate molto più velocemente. Il 9 agosto è stato colpito da una grave crisi respiratoria e tre giorni dopo è deceduto. La famiglia, secondo quanto trapelato, aveva scelto di non rivelargli la diagnosi per permettergli di affrontare con serenità il tempo che gli restava.