I responsabili dell'aggressione omofoba sarebbero stati individuati. In discussione in Parlamento il disegno di legge sull'Omotransfobia e la Misoginia presentato da Alessandro Zan.
Padova – L’omofobia dilaga in tutta Italia. L’omicidio di Colleferro, in cui ha perso la vita il povero Willy Monteiro Duarte, per mano di un branco di delinquenti, è ancora sotto i riflettori della cronaca quando a Padova, in pieno centro, viene presa di mira una coppia gay. Matias Zouta di 26 anni e Marlon Landolfo di 21, sono stati aggrediti da un altro branco, non meno famelico, di quattro ragazzi e due ragazze che hanno picchiato i due giovani ferendoli a calci, pugni e persino con un bicchiere di vetro.
Un amico delle due vittime, colpevoli di essersi scambiate un bacio, ha tentato di difenderli ma a sua volta è stato colpito col bicchiere ed è dovuto ricorrere alle cure dei medici nel vicino ospedale. Il 18 settembre scorso, in tarda serata, mentre Matias e Marlon passeggiavano nelle adiacenze di piazza delle Erbe scambiandosi effusioni, i due venivano avvicinati da un gruppo di giovinastri che iniziavano ad insultarli con frasi irripetibili per poi colpirli con calci e pugni.
Matias e Marlon tentavano di difendersi alla meno peggio mentre un loro amico, accorso per calmare gli animi, veniva colpito in testa con un pesante bicchiere di vetro. Il giovane, per la grave ferite riportata sul capo, è stato accompagnato in ospedale mentre vigili urbani e carabinieri intervenivano sul luogo.
Gli aggressori, nel frattempo, si davano alla fuga. Una volta dimesso dal pronto soccorso il giovane ferito e la coppia presa di mira dai sei balordi, che sarebbero stati identificati grazie alle telecamere di sorveglianza stradale, hanno formalizzato la denuncia per l’aggressione omofoba subita.
Sui social i due giovani si sono sfogati contro i sei vigliacchi che li hanno aggrediti e contro la stampa che, a loro dire, avrebbe raccontato i fatti senza alcun rispetto per la loro sensibilità:
”…Grazie ancora della solidarietà – scrive Matias Zouta sul suo profilo Facebook – ho maturato un odio per la cronaca tossica dei giornali troppo occupati a raccontare una narrazione “mainstream” che non tiene conto delle sensibilità, delle diversità delle relazioni e soprattutto di come cazzo se la può vivere un individuo che in prima persona vive la merda della realtà in cui siamo immersi. L’ultima cosa che voglio è essere strumentalizzato e a giudicare dalle richieste di amicizia a caso, delle mille chiamate di giornalisti e politicanti vari mi pare che di voglia ce ne sia…”.
Le medesime accuse, più pacate, da parte di Marlon Landolfo sempre sui social:”…Padova non è immune a omofobia e fascismo – scrive il giovane – questa è stata la sgradevole constatazione che siamo stati costretti a fare dopo un episodio aberrante, accaduto la notte tra il 18 e il 19 settembre proprio per le vie del centro. Un attacco omofobo, partito da insulti e frasi di scherno per un bacio che ci siamo scambiati mentre passeggiavamo vicino a piazza delle Erbe. E per quel bacio noi e alcuni nostri amici siamo stati insultati, gettati a terra, presi a calci e pugni, ad un amico che si era messo in mezzo per difenderci è stato spaccato un bicchiere in testa, costringendolo a farsi soccorrere dell’ambulanza con il risultato di 5 punti di sutura…”.
Il grave episodio di violenza è stato commentato dalle istituzioni ai vari livelli:”… Nella speranza che vengano al più presto individuati i responsabili va ribadito che Padova è una città libera che non tollera prevaricazioni – ha detto il sindaco Sergio Giordani – va confermato l’impegno a ogni livello per combattere ogni discriminazione e forma di violenza – conclude – anche con adeguati strumenti normativi…”.
Sull’aggressione ai due giovani gay è intervenuto anche Alessandro Zan, parlamentare del Pd e padre del disegno di legge contro l’avversione ossessiva per gli omosessuali in discussione alla Camera per il prossimo ottobre:”… Sono profondamente scosso perché Padova – ha aggiunto Zan – è una città che ha fatto dei diritti e dell’inclusione una bandiera…Questo ennesimo attacco dimostra come la legge contro l’Omotransfobia e la Misoginia non sia più rinviabile…”.