Padova, trovati i corpi dei due dispersi nel Brenta: Bogdan si è tuffato per salvare Ramesh

Il cingalese era in difficoltà e il romeno si è immerso per dargli una mano, ma entrambi sono stati trascinati via dalla corrente.

Padova – Dopo diverse ore di ricerche, i vigili del fuoco hanno recuperato i corpi dei due giovani scomparsi nelle acque del Brenta, a San Martino di Lupari, nel Padovano. Bogdan Stefan Cristoiu, 29enne di Curtarolo, si era tuffato cercando inutilmente di salvare Ramesh Ganegedara, un 23enne cingalese, che si era trovato in difficoltà per la corrente. Alla drammatica scena avevano assistito diversi testimoni, alcuni dei quali avrebbero provato ad aiutare i due uomini, che però sono scomparsi quasi subito alla vista, inghiottiti dai flutti.

Bogdan Stefan Cristoiu. A destra, i soccorsi

Secondo quanto ricostruito, il cingalese si è immerso per primo. Il romeno lo ha visto in difficoltà e si è tuffato per tentare di aiutarlo, ma è stato portato via a sua volta dalla corrente. In quel tratto ci sono spiaggette con divieto di balneazione, nonostante ciò frequentate soprattutto dagli stranieri in estate nei giorni di grande caldo e la gente del posto conosce la pericolosità del Brenta, in quel tratto particolarmente insidioso per la presenza di gorghi e avvallamenti del fondale.

La fidanzata di Ramesh ha raccontato: “Lui era andato a bagnarsi nel fiume ma a un certo punto ha avuto difficoltà a nuotare. Allora è intervenuto un altro ragazzo romeno, che da fuori stava cercando di recuperare un pallone finito in acqua lanciando dei sassi. Lo ha visto in difficoltà ed è entrato in acqua per tendergli una mano, lo ha raggiunto ma poi la corrente del fiume li ha portati via entrambi”.

I soccorsi

L’episodio inevitabilmente richiama alla mente quello dei tre giovani morti a fine maggio nel fiume Natisone, travolti dalle acque mentre cercavano, legati in un drammatico abbraccio, di resistere alla forza della corrente. E ricorda anche tanti, troppi altri casi che si sono registrati in questi ultimi giorni, il più delle volte a causa dell’imprudenza.

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