Orso M90 abbattuto in Trentino, Fugatti verso il processo

Respinta la richiesta della Procura. Il Gip riconosce indizi per l’accusa di uccisione con crudeltà. Coinvolti anche due dirigenti forestali.

Trento – Colpo di scena nelle indagini sull’abbattimento dell’orso M90: il Giudice per le indagini preliminari ha bocciato la proposta di chiusura anticipata del caso avanzata dall’ufficio del pubblico ministero. La decisione apre concretamente la strada a un processo per il governatore trentino Maurizio Fugatti.

A darne comunicazione è stato l’Ente Nazionale Protezione Animali attraverso un comunicato ufficiale. Nella motivazione del provvedimento, il magistrato ha rilevato la presenza di sufficienti elementi probatori per configurare il reato di maltrattamento e uccisione di animale con modalità crudeli, violazioni previste dalla normativa penale agli articoli 544 bis e 544 ter.

La vicenda risale agli inizi di febbraio dello scorso anno. L’esemplare, un giovane plantigrado di appena trenta mesi, era stato segnalato alcuni giorni prima per aver pedinato due persone in escursione lungo un tracciato montano di circa settecento metri nella zona di Mezzana, località della Val di Sole. L’animale venne abbattuto in tempi rapidissimi: poche ore dopo che il presidente provinciale aveva apposto la propria firma sul provvedimento autorizzativo nella mattinata dello stesso giorno.

Il tribunale ha ora imposto alla Procura di formulare l’accusa formale contro Fugatti, operazione che dovrà concretizzarsi nell’arco di dieci giorni. Ma non è solo il numero uno dell’amministrazione provinciale a finire sotto i riflettori della magistratura: il giudice ha disposto anche l’apertura di fascicoli investigativi a carico di Raffaele De Col, comandante del Corpo forestale trentino, e di Giovanni Giovannini, responsabile del dipartimento che gestisce le risorse boschive e faunistiche del territorio.