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Operazione Eureka: la più grande contro la ‘ndrangheta. Droga in tutta Europa

Una straordinaria operazione di polizia svolta dalle autorità di diversi Paesi europei ha condotto all’arresto di 108 persone appartenenti a diverse cosche della ‘ndrangheta. L’iniziativa di contrasto allo smercio di stupefacenti e non solo è la più grande mai intrapresa contro l’organizzazione criminale di origine calabrese.

Reggio Calabria – I carabinieri del Ros e del comando provinciale reggino, con la collaborazione in fase esecutiva dei Comandi provinciali carabinieri di Catanzaro, Vibo Valentia, Pescara, Milano, Salerno, Catania, Savona, Bologna, Vicenza, L’Aquila, Ancona, Roma, Cagliari, degli Squadroni Eliportati Cacciatori di Calabria, Puglia e Sicilia, nonché dell’8 Nucleo Elicotteri e del Nucleo Cinofili di Vibo Valentia, hanno arrestato 108 persone – 85 in carcere – affiliate alla ‘ndrangheta, in esecuzione di quattro ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip su richiesta della Dda reggina.

L’indagine della Direzione Distrettuale Antimafia, coordinata dalla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo si è sviluppata nell’ambito di due Squadre Investigative Comuni, una intercorsa tra la DDA di Reggio e le procure tedesche di Monaco I, Coblenza, Saarbrücken e Düsseldorf e l’altra tra la DDA di Reggio Calabria, l’Ufficio del Giudice Istruttore presso il Tribunale di 1 Alcuni dei provvedimenti, convertiti in mandati di arresto europeo, sono stati eseguiti in Germania (9 indagati), Belgio (6 indagati), Francia (3 indagati), Portogallo (1 indagato), Romania (1 indagato) e Spagna (1 indagato). Limburg ed il Procuratore Federale di Bruxelles, che sono state costantemente e per un lungo arco temporale, coordinate da Eurojust.

Importantissimo si è rivelato lo strumento delle Squadre Investigative Comuni che, anche grazie alla autorevolezza e alla fiducia verso la Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria in ambito europeo, ha consentito di svolgere contemporaneamente e in collegamento le indagini nei vari Paesi, con acquisizione in tempo reale degli elementi indiziari risultanti nelle distinte operazioni. Ed infatti, in contemporanea all’operazione EUREKA – che si caratterizza per la particolare ampiezza dell’azione investigativa e l’intensa cooperazione giudiziaria e di polizia che ha riguardato numerosi Paesi europei ed extraeuropei – le autorità giudiziarie belghe e tedesche hanno in esecuzione rispettivamente 15 e 24 provvedimenti restrittivi, emessi dalle locali autorità, a carico di ulteriori indagati per reati in materia di narcotraffico e riciclaggio.

Gli indagati sono accusati a vario titolo d’associazione mafiosa; concorso esterno e traffico internazionale di droga con l’aggravante di transnazionalità e di ingente quantità; traffico di armi, anche da guerra; riciclaggio; favoreggiamento; trasferimento fraudolento e procurata inosservanza di pena. L’operazione, denominata “Eureka”, ha colpito in particolare le cosche Nirta-Strangio di San Luca e Morabito di Africo. 

L’operazione condotta dai carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Reggio Calabria con il coordinamento della Dda reggina, è collegata ad altre due inchieste coordinate dalle Dda di Milano e Genova. Secondo quanto si è appreso a Reggio, nell’operazione lombarda è stata emessa una misura cautelare per 38 persone e per altre 15 in quella ligure.

Durante la conferenza stampa all’auditorium della Scuola Allievi Carabinieri di Reggio Calabria, in via Reggio Modena, è stata spiegata la natura dell’operazione. Riportiamo di seguito i concetti salienti di detta conferenza.

Tre gli aspetti significativi dell’operazione sottolineati:

  • 1- Collaborazione tra polizie e magistrati europei. Gli arresti sono stati effettuati in contemporanea in 12 città italiane e Germania, Belgio, Francia, Portogallo, Romania, Slovenia e Spagna. Le indagini hanno coinvolto anche Brasile, Panama, Colombia ed Ecuador. Coinvolti Ros, carabinieri, nucleo elicotteri, squadroni eliportati e unità cinofile.
  • 2- Encrochat. Sono le comunicazioni criptate che per diversi anni mafiosi e trafficanti hanno utilizzato per evitare le intercettazioni. Molte indagini come Eureka hanno visto in prima linea esperti europei che hanno decifrato i codici mentre i mafiosi non sapevano di essere intercettati.
  • 3 – Internazionalizzazione. La ‘ndrangheta è un’azienda che opera a livello mondiale. Europa, Brasile, Colombia, non ci sono confini per i criminali. Ma questo è possibile perché la ‘ndrangheta controlla vaste e intere porzioni d’Italia, risultando così affidabile agli occhi dei trafficanti mondiali.

L’operazione non ha precedenti in Europa. Vari i paesi coinvolti a cominciare da Germania, Belgio e Portogallo. 108 le misure cautelari : lo spaccio di stupefacenti gestito da 3 cosche importantissime della ‘ndrangheta. L’attività veniva coperta da aziende di ristorazione dislocate soprattutto in varie città portoghesi come Braga, Lisbona e Porto. Ciò che è emerso è il duplice ruolo con cui le organizzazioni criminali si rapportavano rispetto alla droga: acquistando direttamente lo stupefacente dal Sudamerica od operando come intermediari con i cartelli e guadagnando sulla differenza di prezzo. Emerge una grande sinergia tra i cartelli sudamericani e quelli della ‘ndrangheta. Importantissima per l’indagine la collaborazione tra Paesi anche sudamericani: Argentina, Bolivia, Ecuador, Colombia, Brasile.

Si tratta dell’operazione contro la ‘ndrangheta più importante mai intrapresa sinora. La cifra internazionale dell’operazione lo testimonia. Ma l’importanza di Eureka non è solo nei numeri, gli effetti sono significativi perché è andata a incidere sulle strutture operative e sul modello di business delle organizzazioni criminali in ambito internazionale. Eseguiti provvedimenti di sequestro anche in Germania, Francia e Belgio. Il responsabile di Eurojust, collaborante nell’operazione, ha ringraziato le forze dell’Ordine francesi per il coordinamento e la collaborazione internazionale che è l’obiettivo futuro. Anche attraverso l’utilizzo dei sistemi più avanzati.

La diversificazione delle attività criminali ha reso molto difficile l’operazione. All’estero sono stati rilevati molti più investimenti che in Italia dato che per i sodalizi criminali è più facile da un punto di vista normativo. Sono 4 le linee di provvedimento emesse: 3 per traffico di sostanze stupefacenti e 1 di una compagine criminosa associativa e i relativi reggenti condotta nella zona di Genova intorno alla figura di Rocco Morabito. In Portogallo, presso il domicilio di uno di questi sono stati trovati 500mila euro in contanti. Questo per far capire la portata dell’operazione.

I comandanti del Ros hanno spiegato che sono state due le direttrici delle cosche: una classica che seguiva il traffico di stupefacenti, l’altra attraverso il controllo di importanti esercizi di ristorazione che ha portato al sequestro di immobili per 25 milioni di euro. Confermato il ruolo preminente della ‘ndrangheta a livello europeo in ambito criminale per la sua capacità di concertare in modo sinergico diverse attività. Quando è stato arrestato in Brasile Rocco Morabito poco tempo fa, non sono stati forniti molto dettagli proprio per non intaccare l’efficacia dell’operazione Eureka che era in corso. Il contesto associativo di narcotraffico e di riciclaggio è di enorme rilievo.

Da registrare poi la presenza dei gruppi criminali albanesi che lavorano insieme alle cosche della ‘ndrangheta allo scopo di “esfiltrare” i carichi di droga che giungevano nei porti calabresi per poi essere diffusi in tutta Italia. Stiamo parlando di flussi di denaro enormi pari a decine di milioni di euro.

L’intervento delle forze dell’Ordine ha impiegato in tutta Europa 1.400 persone. Laboriosa la pianificazione, questa mattina è stata svolta una manovra a tenaglia nei principali centri della ‘ndrangheta calabresi. Un vero e proprio atto tattico che ha visto l’impiego di 600 uomini. L’attività di indagine ha dimostrato che dall’evasione di Rocco Morabito avvenuta in Uruguay nel 2019, lo stesso è riuscito a organizzare un traffico enorme di cocaina in brevissimo tempo.

Quanto ai flussi finanziari dell’operazione, è emerso che c’è un investimento di base di circa 22 milioni di euro. Questa operazione consente sequestri che ammontano a circa 23 tonnellate di cocaina. Le movimentazioni sono ancora più ampie, che porterebbero le tonnellate a 30. Il nostro Governo stima che la cocaina sul mercato al dettaglio sia venduta tra 80 e 98 euro al grammo. Quindi l’operazione ha permesso di sventare un giro di denaro legato alla droga di quasi 3 miliardi di euro.

Il comandante della polizia belga ha poi aggiunto che da parte loro le investigazioni sono iniziate nel 2018 su persone sospettate di traffico di stupefacenti. Sono riusciti a diventare “amici” dei sospettati, operazione che ha richiesto anni di lavoro. Dopo 3 anni di “amicizia” sono stati invitati a passare le festività a San Luca, prima di farlo c’è stato un incontro con le autorità giudiziarie italiane e i ROS dei carabinieri e lì hanno capito di avere un comune interesse. Da quel momento abbiamo lavorato a stretto contatto con le autorità italiane. Ma c’erano altri Paesi coinvolti, come Germania e Portogallo.

In seguito il comandante della Polizia Nacional spagnola sezione traffico stupefacenti ha spiegato come la loro indagine abbia seguito la figura di Francesco Strangio e il trasporto di 500 kg di cocaina che dovevano essere trasferiti in Galizia. Si avvaleva della copertura di una società che trasportava articoli sanitari.

Infine il capo dell’unità antiterrorismo portoghese ha fornito anch’egli la propria testimonianza. Ha ribadito che l’obiettivo era di contrastare la più grande organizzazione criminale operante in Portogallo. Numerosissime le perquisizioni che hanno condotto a un arresto e il sequestro di 1,5 milioni di euro in contanti.

In carcere

Lucio Aquino, cl. 1962 Torano Castello
Massimo Ballone, cl. 61, Pescara
Nicodemo Nicola Belcastro, cl. 80 Genova
Antonio Callipari, cl. 93 Locri
Nicolino Catananti, cl. 77 Gioia Tauro
Carmelo Condoluci, cl. 90 Cinquefrondi
Maurizio Costanzo, cl. 73 Locri
Sebastian Costanzo, cl. 94 Locri
Carmelo Distefano, cl. 70 Catania
Giuseppe Ficara, cl. 82 Locri
Vincenzo Galatà, cl. 97 Serra San Bruno
Benjamino Galluzzo, cl. 75 Monaco di Baviera
Antonio Giampaolo, cl. 94 Locri
Giuseppe Giampaolo, cl. 2000 Locri
Sebastiano Giampaolo, cl. 64 San Luca
Sebastiano Giampaolo, cl. 84, Locri
Bruno Giorgi, cl. 67 San Luca
Domenico Giorgi, cl. 87 Locri
Francesco Giorgi, cl. 97 Melito Porto Salvo
Giuseppe Giorgi, cl. 90 Locri
Salvatore Giorgi, cl. 74 Locri
Sebastiano Giorgi, cl. 2001 Melito Porto Salvo
Vincenzo Giorgi, cl. 85 Locri
Giuseppe Grillo, cl. 74 Locri
Indrit Kolgjokaj, cl. 90 Albania
Domenico Iannaci, cl. 77 Gioia Tauro
Vincenzo Larosa, cl. 72 Taurianova
Valerio Leandro, cl. 92 Serra San Bruno
Filippo Leuzzi, cl. 74 Delianuova
Antonio Mammoliti, cl. 87 Locri
Domenico Mammoliti, cl. 68 Locri
Francesco Mammoliti, cl. 73 Locri
Giuseppe Mammoliti, cl. 71 San Luca
Antonio Maria, cl. 93 Siderno
Antonio Minichino, cl. 88 Napoli
Michele Murdaca, cl. 80 Licri
Francesco Nesci, cl. 2001 Soriano Calabro
Giovanni Nesci, cl. 97 Soriano Calabro
Antonio Nirta, cl. 68 Locri
Giuseppe Nirta, cl. 73 Genk
Marcello Nirta, cl. 66 Genk
Stefano Nirta, cl. 78 Locri
Donato Oliviero, cl. 88 Genk
Giuseppe Gaetano Ortuso, cl. 87 Palmi
Antonio Fausto Palumbo, cl. 64 Montebello Ionico
Vincenzo Pasquino, cl. 90 Torino
Sebastiano Pelle, cl. 91 Locri
Cosimo Pellicano, cl. 90 Reggio Calabria
Giuseppe Carmelo Pellicano, cl. 89 Reggio Calabria
Paolo Pellicano, cl. 98 Reggio Calabria
Rocco Perre, cl. 89 Locri
Francesco Perri, cl. 88 Locri
Ivano Piperissa, cl. 76 Catanzaro
Domenico Pizzata, cl. 2001 Locri
Vincenzo Porfida, cl. 89 Palmi
Chiara Procopio, cl. 99 Soverato
Antonio Reitano, cl. 81 Gioia Tauro
Antonio Romeo, cl. 70 Locri
Antonio Romeo, cl. 79 Locri
Domenico Romeo, cl. 91 Locri
Domenico Romeo, cl. 98 Monaco di Baviera
Sebastiano Romeo, cl. 77 Locri
Sebastiano Romeo, nato il 17 marzo 1997, Locri
Sebastiano Romeo, nato il 21 agosto 1997, Locri
Daniele Ruggeri, cl. 88 Roma
Rocco Rugnetta, cl. 83 Oppido Mamertina
Santo Scipione, cl. 76 Locri
Nicolino Maria Spanò, cl. 68, Isca sullo Ionio
Francesco Strangio, classe 1966, Melito
Francesco Strangio, classe 1985, Locri
Francesco Strangio, classe 1992, Locri
Giuseppe Strangio, cl. 79 Locri
Sebastiano Strangio, cl. 94, Siderno
Sebastiano Strangio, cl. 70, Melito
Sebastiano Strangio, cl. 75, Locri
Gregorio Tassone, cl. 92 Serra San Bruno
Sebastiano Junior Utano, cl. 79 Melito
Giuseppe Versaci, cl. 78 Torino

Ai domiciliari

Michele Di Piano, cl. 64 Casalbuono
Bruno Galatà, cl. 98 Serra San Bruno
Teresa Maria, cl. 90 Locri
Sara Nirta, cl. 99 Locri
Giuseppe Scidone, cl. 59 Palmi
Francesco Signati, cl. 56 Bianco
Angela Strangio, cl. 80 Locri
Aurelia Strangio, cl. 75 Locri

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