Arresti e sequestri colpiscono la cosca Libri. Svelati da Dda e polizia i legami con i clan De Stefano e Tegano.
Reggio Calabria – Raffica di arresti eseguiti della polizia di Stato su richiesta della Direzione distrettuale antimafia nell’ambito dell’operazione atto quarto, naturale seguito delle investigazioni note come Theorema – Roccaforte, Libro Nero e Malefix, che nel tempo hanno disvelato assetti e dinamiche criminali delle cosche Libri, De Stefano e Tegano. Ventotto persone (23 in carcere e 5 agli arresti domiciliari) sono indiziate di associazione mafiosa, estorsione, tentato omicidio, detenzione illegale di armi, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti ed altro. Contestualmente è stato eseguito anche il sequestro preventivo di 11 società riconducibili ad imprenditori indagati per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa.
La nuova inchiesta, sviluppata con intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche, ma anche sulla base delle dichiarazioni di un imprenditore vittima di estorsione, ha permesso agli investigatori di valutare la perdurante attività della cosca Libri non solo nella storica roccaforte costituita dal quartiere di Cannavò e zone limitrofe, ma anche la sua influenza nei quartieri di Condera, Reggio Campi, Modena, Ciccarello, San Giorgio, nelle frazioni di Gallina, Mosorrofa, Vinco e Pavigliana nonché nella zona centro di Reggio Calabria, porzione di territorio quest’ultima all’interno della quale vigono accordi spartitori con le consorterie De Stefano e Tegano.
In ordine agli assetti del gruppo criminale, l’attività investigativa ha posto in evidenza l’attivismo di Edoardo Mangiola, capo del “locale” di Spirito Santo, già detenuto perché tratto in arresto nel corso dell’operazione Malefix, che attraverso l’utilizzo di telefoni cellulari abilmente modificati e introdotti all’interno degli istituti di pena, con la collaborazione del figlio Beniamino, continuava a dare disposizioni ad alcune dei più fidati sodali, come Francesco Palmisano, Domenico Siclari, Caterina Belfiore e Ernesto Barbaro. Nonostante l’accertata operatività, Mangiola e il capo cosca Antonio Libri, entrambi detenuti, hanno deciso di affidare la reggenza della cosca a Antonino Votano, vertice della ndrina di Vinco e Pavigliana.
L’indagine, inoltre, ha fatto emergere l’operatività, in seno alla cosca Libri, di un’ulteriore articolazione, ossia quella di San Cristoforo, territorio limitrofo a quello di Spirito Santo, al cui vertice, secondo la ricostruzione investigativa, ci sarebbe Filippo Dotta, che in virtù del suo ruolo è deputato anche alla gestione delle attività estorsive. Nella stessa area territoriale si muove, dopo la scarcerazione, Claudio Bianchetti, vero e proprio braccio operativo della cosca, che per come documentato dalle indagini si relazionava con l’attuale reggente.
Nel territorio di Gallina, invece, anch’esso sotto l’influenza della cosca Libri, i referenti sono stati individuati nei fratelli Quattrone, Emanuele e Vittorio, che per la gestione degli affari illeciti si sono relazionati, fino al suo arresto, con Antonio Libri e, successivamente, con Votano, Cristofaro Zimbato e Claudio Bianchetti. Sul medesimo territorio gravitano altri affiliati: Demetrio e Domenico Polimeno autori di numerose estorsioni tra il 2018 e il 2020.
Ulteriore territorio sottoposto all’influenza della cosca è quello delle frazioni preaspromontane di Terreti, Straorino ed Ortì, dove il sodalizio opera nel settore delle estorsioni, in simbiosi con i componenti della cosca Morabito attraverso i sodali Carmelo e Pietro Danilo Serafino.
L’indagine ha ricostruito ancora il ruolo di uno dei più fidati collaboratori di Antonio Libri, Giovanni Chirico, che in una sorta di veste di “ministro degli esteri” è stato delegato soprattutto a gestire i rapporti con gli esponenti della cosca Tegano, ma anche quello di Antonino Gullì, originario di Roccaforte del Greco, già esponente della cosca Zavattieri egemone su quel territorio, rivelatisi essere tra i più fidati luogotenenti del boss.
Gli accordi della cosca con i De Stefano – Tegano venivano gestiti come mediatore da Davide Bilardi, anch’egli arrestato nell’operazione appena conclusa. A riprova del carisma e delle significative relazioni criminali della cosca Libri sono stati censiti, infine, solidi rapporti con le articolazioni di ndrangheta sia del mandamento tirrenico sia del mandamento Ionico. Oltre al reato di associazione mafiosa ad alcuni degli indagati vengono contestati diversi episodi estorsivi ai danni di imprenditori impegnati nella realizzazioni di lavori ed appalti nei territori di influenza criminale della cosca. Ad alcuni imprenditori, di converso, viene contestato il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, ritenendo che gli stessi avevano stretto un vero e proprio rapporto con la cosca, versando somme di denaro o assumendo personale segnalato in cambio di protezione e aiuto ad acquisire commesse ed espandere le proprie attività, in alcuni casi anche al di fuori della provincia di Reggio Calabria.
Altra vicenda criminale su cui le indagini hanno fatto, seppur parzialmente, luce è il tentato omicidio di Antonio Baggetta – il fatto risale al 17 maggio del 2017 a Reggio Calabria – per cui risultano adesso indagati Edoardo Mangiola e Filippo Dotta, che avrebbero avuto il compito di procurare ed occultare le armi ed il motociclo (poi rinvenuti e sequestrati dagli investigatori della Polizia di Stato) utilizzati per portare a compimento il delitto.
Da evidenziare, infine, che lo stesso Magiola, ancora durante lo stato di detenzione, è risultato attivo anche nel traffico di stupefacente, in particolare cocaina. Sfruttando, infatti, la possibilità di comunicare dal carcere attraverso un telefono, incaricava il figlio Beniamino di recuperare circa 800 grammi di cocaina in un garage sito nel Nord Italia, che veniva poi commercializzata con l’aiuto di due dei coindagati.
Misura cautelare in carcere:
- BIANCHETTI Claudio
- CHIRICO Giovanni
- DI MAURO Sebastiano
- DOTTA Filippo
- GULLI’ Antonino
- LIBRI Antonio
- MAGNO Nunzio
- MANGIOLA Beniamino
- MANGIOLA Edoardo
- MUSOLINO Domenico
- PALMISANO Francesco
- PIRRELLO Antonino
- POLIMENO Domenico
- QUATTRONE Emanuele
- QUATTRONE Vittorio
- SICLARI Domenico
- VOTANO Antonino
- ZEMA Giovanni
- ZIMBATO Cristofaro
- CRUDO Michele
- BILARDI Davide
- SERAFINO Carmelo
Misura cautelare degli arresti domiciliari: - BARBARO Ernesto
- BELFIORE Caterina
- POLIMENO Demetrio
- SERAFINO Pietro Danilo
- SICLARI Giovanni
Elenco delle società sottoposte a sequestro preventivo: - Impresa individuale “CG Gluten free… e non solo”;
- SIMA EDILIZIA S.r.l.;
- SISCO COSTRUZIONI S.r.l;
- G.S. COSTRUZIONI S.r.l.;
- SIGEST IMMOBILIARE S.r.l.;
- CRIPAS COSTRUZIONI S.r.l.”;
- DUEESSE Immobiliare S.r.l.”;
- PULISERVICE S.r.l;
- ILE IMMOBILIARE S.r.l.;
- ZE.GIRO. S.r.l.;
- CESAF S.r.l.