Nel mirino le cosche “Abbruzzese” e “Forastefano” di Cassano all’Ionio: tra gli indagati anche il presunto reggente del clan.
Cosenza – È scattata all’alba del 9 maggio una vasta operazione antimafia coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro che ha portato all’esecuzione di cinque misure cautelari tra la provincia di Cosenza, Cuneo e Parma. Quattro soggetti sono stati raggiunti da ordinanza di custodia in carcere, mentre a uno è stato imposto il divieto di dimora in Calabria.
Il provvedimento, emesso dal GIP di Catanzaro, è il risultato di una complessa indagine condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Cosenza, nata dalle denunce di due imprenditori vittime di tentate estorsioni e arricchita dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia.
Secondo quanto emerso nella fase preliminare, le estorsioni sarebbero riconducibili a un progetto criminale più ampio messo in atto dalle cosche di ‘ndrangheta “Abbruzzese” e “Forastefano”, attive a Cassano all’Ionio e nei comuni vicini. Gli introiti illeciti sarebbero stati destinati al sostegno economico dei detenuti affiliati e dei loro familiari.
Tra gli indagati spiccano un uomo ritenuto il reggente attuale della cosca Abbruzzese e una donna, convivente di un esponente apicale, accusata di gestire la contabilità dell’organizzazione e di fare da intermediaria tra gli affiliati.