Tra gli indagati anche Luigi Terruzzi, accusato di aver gestito l’organizzazione criminale dal carcere.
Potenza – In una vasta operazione condotta dai carabinieri e dalla Guardia di Finanza sotto la direzione della DDA di Potenza, sono state emesse 23 ordinanze di custodia cautelare contro individui accusati di reati legati allo spaccio di droga, alla corruzione e alla truffa ai danni dell’INPS. Le forze dell’ordine, con l’ausilio di unità cinofile, hanno eseguito arresti in carcere, arresti domiciliari, obblighi di firma e divieti di esercitare cariche societarie.
Tra gli indagati spicca il nome di Luigi Terruzzi, originario di Sala Consilina, ritenuto il capo dell’organizzazione criminale. Terruzzi avrebbe continuato a orchestrare l’attività illecita persino dal carcere, con l’appoggio di familiari e complici.
Le accuse principali includono:
- Spaccio di droga: Sequestrati 2,1 kg di hashish suddivisi in 21 panetti e nascosti in una zona rurale, con una rete di spacciatori incaricata della distribuzione.
- Corruzione di un pubblico ufficiale: Raffaele Carannella, agente della polizia penitenziaria, è accusato di aver ricevuto favori in cambio di vantaggi e beni per facilitare attività illecite in ambito carcerario.
- Sottrazione di beni tramite prestanome: Gli indagati avrebbero creato società intestate a prestanome per mantenere il controllo effettivo nelle mani della famiglia Terruzzi, eludendo le misure di prevenzione patrimoniale.
- Truffe ai danni dell’INPS: Attraverso assunzioni fittizie di detenuti e loro familiari in aziende fittizie, gli indagati avrebbero ottenuto indebitamente benefici previdenziali, aggravando i danni economici a carico dell’ente previdenziale.
L’operazione ha portato al sequestro di 100.000 euro in contanti e alla raccolta di ulteriori prove. Gli arresti rappresentano un duro colpo alla rete criminale che, attraverso molteplici attività illecite, danneggiava il sistema economico e sociale della regione.