Operaio trovato senza vita nel fiume Roja

L’uomo aveva perso il lavoro poche ore prima della tragedia. Per gli investigatori si sarebbe tolto la vita dopo il licenziamento improvviso.

Ventimiglia – Un dramma del lavoro si è consumato sulle sponde del fiume Roja, dove le forze dell’ordine hanno rinvenuto il corpo senza vita di un cittadino del Bangladesh di circa quarant’anni, residente a Ventimiglia, in provincia di Imperia.

L’uomo, che viveva in un’abitazione condivisa con un parente connazionale, sarebbe deceduto in seguito a una profonda ferita alla gola, presumibilmente inflitta con una lama da taglio. Il ritrovamento è avvenuto durante i consueti controlli di polizia nella zona del greto fluviale, area frequentemente scelta dai migranti come luogo di sosta.

Inizialmente gli inquirenti avevano considerato la pista dell’aggressione mortale, vista la natura della lesione e la presenza dell’arnese da taglio nelle vicinanze della vittima. Tuttavia, l’inchiesta ha preso una direzione differente quando sono emersi dettagli sulle ultime ore di vita del quarantenne.

Le testimonianze raccolte hanno rivelato che l’uomo aveva iniziato da poco più di trenta giorni un’occupazione come addetto al magazzino presso un’attività commerciale di casalinghi. Lunedì scorso il datore di lavoro avrebbe interrotto bruscamente il rapporto lavorativo, motivando la decisione con le precarie condizioni di salute dell’impiegato.

“Soffriva di malori improvvisi, perdeva i sensi – hanno riferito i conoscenti giunti sul posto dopo aver appreso la drammatica notizia – Il proprietario gli ha comunicato a metà giornata che non era più necessario il suo rientro: un lavoratore con problemi di salute risultava inadeguato alle esigenze dell’azienda”.

La vittima, che in patria aveva lasciato la moglie e un bambino piccolo, secondo quanto ricostruito dagli amici, si sarebbe trovata in uno stato di profonda angoscia. “Considerava la sua età un ostacolo insormontabile per trovare una nuova occupazione, specialmente date le sue condizioni fisiche. Era completamente senza speranza”, hanno dichiarato le persone a lui vicine.