L’incidente è avvenuto all’interno di un’azienda agricola. L’uomo è precipitato da un’altezza di dieci metri.
Rovigo – Un operaio di 47 anni ha perso la vita in un tragico incidente sul lavoro, precipitando dal tetto di un silo da un’altezza di circa dieci metri. L’uomo stava effettuando lavori di manutenzione all’interno di un’azienda agricola specializzata nella lavorazione dei cereali quando, per cause ancora da accertare, è caduto nel vuoto.
L’allarme sarebbe scattato tra le 14 e le 15 di questo pomeriggio. Dopo la segnalazione di uno dei lavoratori lì presenti, sono intervenuti sul posto i vigili del fuoco, il personale del Suem 118 e i carabinieri. Nonostante i tentativi di rianimazione, per l’operaio non c’è stato nulla da fare. Il medico ha potuto soltanto constatarne il decesso.
Le autorità competenti, tra cui gli ispettori dello Spisal (Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro), hanno avviato le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente e verificare l’applicazione delle norme di sicurezza previste nei lavori in quota. L’operaio lavorava per una ditta edile esterna, così come riporta il Corriere, e stava riparando il tetto di un capannone all’interno dell’azienda.
Il sindacato UIL Veneto ha espresso profondo cordoglio per la vittima, sottolineando come “le cadute dall’alto restino una delle principali cause di morte sul lavoro in Italia”. Il segretario generale Roberto Toigo ha commentato: “Nonostante i protocolli, i controlli, gli allarmi, non si riesce a spezzare questa lunga catena di infortuni. Occorre un passo in più, occorre capire che la fretta e il profitto non possono costare vite umane. Bisogna rallentare, fermarsi quando si percepisce il pericolo, mettere la vita al primo posto”.