L’incidente è avvenuto lunedì 8 settembre mentre la vittima, 69 anni, affiggeva manifesti pubblicitari.
Torino – Una nuova tragedia si è consumata in via Genova, nel quartiere Lingotto di Torino, teatro già in passato di drammatici incidenti sul lavoro. Lunedì 8 settembre, Yosif Gamal, operaio di origine egiziana di 69 anni soprannominato “Jimmy” dai colleghi, ha perso la vita precipitando da un’altezza di 12 metri mentre era impegnato in operazioni di affissione di cartellonistica pubblicitaria.
L’uomo si trovava su un cestello elevatore quando, per cause ancora da accertare, è caduto nel vuoto.
La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo con violazione delle norme sulla sicurezza del lavoro a carico del proprietario dell’azienda con sede a Moncalieri, per la quale la vittima prestava servizio.
Il titolare dell’impresa, intervistato dai giornalisti, ha espresso il proprio rammarico: “Provavo un sincero affetto per quella persona. È inevitabile che in situazioni simili le responsabilità ricadano inizialmente sul datore di lavoro”.
Gli investigatori stanno esaminando diverse piste per ricostruire la dinamica dell’incidente. Oltre alla possibilità di un malore improvviso dell’operaio – ipotesi sostenuta dal datore di lavoro – si valuta anche un errore nelle procedure di sicurezza, con particolare attenzione alla presenza o meno di dispositivi di protezione individuale come le imbragature di sicurezza.
Per fare chiarezza sulle cause del decesso, il magistrato ha disposto l’esame autoptico sulla salma di Gamal. Parallelamente, i carabinieri e gli specialisti dello Spresal dell’Asl hanno condotto accurati rilievi sul luogo dell’incidente, dai quali sarebbero emerse possibili carenze nel rispetto delle normative sulla sicurezza.
Via Genova porta ancora le cicatrici di un altro drammatico incidente avvenuto il 18 dicembre 2021, quando il cedimento di una gru causò la morte di tre operai: Filippo Falotico, Roberto Peretto e Marco Pozzetti.