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Onorato il coraggio di un finanziere italiano ucciso dai tedeschi

Cerimonia in onore del finanziere Giuseppe Gardella, caduto a seguito di uno scontro a fuoco avvenuto a Fortezza nel 1943. Il militare, al termine del proprio servizio, venne travolto da un drappello di soldati tedeschi, morendo dissanguato a seguito di una sparatoria.

Bolzano – Si è svolta la cerimonia di scopertura di una targa commemorativa in onore del Finanziere Scelto Giuseppe Gardella, medaglia di bronzo al Valore della Guardia di Finanza, caduto a seguito di uno scontro a fuoco avvenuto a Fortezza il 9 settembre 1943. All’indomani dell’armistizio che sancì lo scioglimento dell’alleanza tra l’Italia e la Germania, alcune truppe tedesche tentarono di assaltare la caserma della Guardia di Finanza di Fortezza, che all’epoca ospitava una piccola Brigata, dedita principalmente alla vigilanza doganale. Il presidio di frontiera si trovava, infatti, in una posizione strategica, crocevia dei traffici commerciali provenienti dal Brennero e dalla Val Pusteria.

Il finanziere scelto Giuseppe Gardella aveva appena terminato il proprio turno di servizio notturno presso gli uffici della Dogana (che all’epoca si trovavano all’interno della stazione ferroviaria di Fortezza) quando, incamminatosi verso la Brigata della Guardia di Finanza, venne travolto da un drappello di soldati tedeschi, intenti a occupare la caserma. Seppur circondato, tentò un’eroica resistenza, morendo dissanguato a seguito di una cruenta sparatoria.

L’intrepida azione gli valse, nel 2007, la concessione, da parte del presidente della Repubblica, della medaglia di bronzo al Valore della Guardia di Finanza.

La caserma intitolata a Gardella, a Bolzano.

Nel corso della cerimonia, tenutasi alla presenza del comandante regionale della Guardia di Finanza, generale di brigata Guido Zelano, e del commissario del Governo per la Provincia autonoma di Bolzano, prefetto Vito Cusumano, il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Bolzano (generale di brigata Gabriele Procucci) ha sottolineato come le eroiche gesta, ora letteralmente scolpite nella pietra, debbano essere d’esempio per l’agire quotidiano di ciascun finanziere, che, seppur non chiamato alle armi, deve dedicarsi, con eguale senso del dovere e spirito di sacrificio, a ciascuna delle sfide quotidiane, piccole o grandi che siano.

Giuseppe Gardella nacque a Montebruno (GE), il 23 novembre 1909, figlio di Giovanni e di Aurelia Tacchini. Arruolatosi nella Guardia di Finanza il 28 marzo 1932, dopo aver frequentato il corso per allievi Guardie presso il battaglione allievi di Roma, fu destinato alla Legione di Trieste, assegnato alla brigata stanziale di Pola. Dopo aver prestato servizio presso altre brigate di frontiera, il 1° settembre 1939 raggiunse la Legione di Trento, destinato alla brigata di Brennero. A seguito del matrimonio con Sofia Zgonec, dalla quale avrà in seguito la figlia Vittoria, il finanziere scelto Gardella raggiunse, il 1° settembre 1940, la sua ultima destinazione: la Brigata Stanziale di Fortezza. Qui cadde in combattimento tra il 9 e il 10 settembre del 1943.

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