coltellate al padre: arrestato dai carabinieri

Omicidio di Vladimir Topjana nel Pordenonese: arrestato il presunto killer in fuga

Il 30enne albanese, connazionale della vittima, fermato dai carabinieri a Orsago (Treviso). Il delitto ieri sera a Fontanafredda.

Fontanafredda (Pordenone) – Un uomo di 30 anni, di nazionalità albanese, è stato arrestato intorno a mezzanotte a Orsago, in provincia di Treviso, accusato di aver ucciso il connazionale Vladimir Topjana, 43 anni, con tre colpi di pistola. L’omicidio è avvenuto nella tarda serata di ieri, davanti allo Sporting Milan Club di via Michelangelo Buonarroti a Fontanafredda, al culmine di una lite degenerata in tragedia. Topjana, autista residente a Cordenons, è morto sul colpo. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Pordenone e della Compagnia di Sacile hanno chiuso il cerchio in poche ore, intercettando il fuggitivo a bordo di un’Audi bianca.

L’episodio si è consumato intorno alle 21 di ieri. Vladimir Topjana, padre di famiglia e lavoratore presso un’azienda di Porcia, si trovava nei pressi del bar Sporting Milan Club, affollato per la partita Roma-Juventus, in compagnia di un parente. Secondo le ricostruzioni, un’Audi bianca si è fermata nelle vicinanze e ne sono scese alcune persone. Tra i presenti è scoppiata una discussione accesa, che un cliente del bar ha tentato invano di placare.

La situazione è precipitata quando il gruppo si è spostato sotto un portico adiacente. Qui, l’aggressore ha estratto una pistola e ha aperto il fuoco, colpendo Topjana con due o tre proiettili, uno dei quali alla testa. La vittima è crollata a terra senza vita, mentre il killer si dava alla fuga. I colpi di pistola hanno seminato il panico tra gli avventori del bar. Sul posto sono accorsi immediatamente i sanitari del 118 con un’automedica e un’ambulanza, ma ogni tentativo di rianimazione è stato inutile. I medici legali, intervenuti nella notte, hanno confermato il decesso, mentre i carabinieri della Scientifica hanno lavorato fino all’alba per raccogliere prove, tra cui un bossolo rinvenuto sul pavimento del portico. Testimoni oculari, tra cui il parente della vittima, hanno descritto attimi di terrore e disperazione.

Dopo l’omicidio, l’aggressore è risalito sull’Audi bianca e si è dileguato a tutta velocità verso il Veneto. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Pordenone, guidati dal comandante Giacomo De Carlini, e della Compagnia di Sacile, sotto il comando di Danilo Passi, hanno avviato una caccia all’uomo senza sosta. Grazie alle testimonianze raccolte, tra cui quella del figlio diciassettenne della vittima, e all’analisi delle telecamere di videosorveglianza, i militari hanno individuato il percorso del fuggitivo.

L’arresto è scattato intorno a mezzanotte a Orsago, a pochi chilometri dal confine tra Friuli Venezia Giulia e Veneto. Il 30enne albanese, ora in custodia cautelare, è stato portato nella caserma di Sacile per l’interrogatorio. Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Monica Carraturo, proseguono per chiarire il movente della lite e verificare la presenza di eventuali complici.

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