Il 19enne indiano è comparso davanti al gip di Bergamo. Avrebbe inferto alla ragazzina, che non conosceva, una trentina di forbiciate.
Bergamo – “È pentito, addolorato, molto provato”. Questo lo stato di Jashan Deep Badhan, il 19enne di origini indiane arrestato con l’accusa di aver ucciso Sara Centelleghe, 18 anni, a Costa Volpino, in provincia di Bergamo, secondo il suo difensore Fausto Micheli. Il giovane stamani è stato interrogato in ospedale dal gip Alessia Solbrimo per rispondere su come e perché venerdì notte avrebbe massacrato la sua giovane vittima con una trentina di colpi di forbice al viso e all’addome, molto più della decina ipotizzata in un primo momento. Un accanimento che potrebbe indurre il pubblico ministero Giampiero Golluccio a considerare l’aggravante della crudeltà in questo già di per sé efferato femminicidio.
Ieri, il giovane è stato trasferito dal carcere in ospedale per trattare una ferita alla mano destra, che si sarebbe procurato durante l’aggressione. La ferita aveva destato sospetti nei carabinieri, che sabato mattina lo avevano convocato in caserma inizialmente come testimone. Badhan, residente nello stesso complesso abitativo della vittima, avrebbe avuto un appuntamento con un’amica di Sara, che si trovava con lei la notte del delitto. Il 19enne aveva attraversato i box per raggiungere l’appartamento.
Secondo quanto si sta via via ricostruendo, alle origini del delitto ci sarebbe stata una lite. “All’inizio c’è stata una colluttazione – dice Micheli – , forse Badhan si è spaventato, la situazione gli è sfuggita di mano. E da lì è passato al gesto estremo di uccidere la ragazza”. Secondo l’avvocato il 19enne “non si riesce a capacitare per quello che ha fatto. È pentito, addolorato, molto provato. Non conosceva Sara se non di vista. Ha detto che ha sempre fatto del bene agli altri e ora ha fatto questo gesto che non riesce a spiegarsi”.
Il pm ha disposto l’autopsia sul corpo di Sara, la cui data deve ancora essere fissata. Il gip nelle prossime ore si pronuncerà sulla richiesta di convalida dell’arresto. Intanto il giovane resta all’ospedale Papa Giovanni XXIII, dove nei giorni scorsi è stato ricoverato per il suo stato psicologico alterato e per scongiurare episodi di autolesionismo.