Omicidio di Pontirolo Nuovo, trovata la pistola utilizzata da Rocco Modaffari. Lui: “Ho sparato per paura”

Recuperata l’arma usata nell’omicidio di Roberto Guerrisi. Scoperta grazie all’intervento dell’unità cinofila dei carabinieri, la calibro 22 era nascosta in una tubazione.

Bergamo – È stata ritrovata l’arma utilizzata nell’omicidio di Pontirolo Nuovo. La pistola calibro 22, usata dal 58enne Rocco Modaffari per uccidere Roberto Guerrisi sabato scorso, è stata scoperta 48 ore dopo il delitto. Guerrisi, 42 anni e residente a Boltiere, era intervenuto per difendere la figlia, che aveva denunciato il nipote di Modaffari per maltrattamenti.

L’arma è stata trovata dall’unità cinofila specializzata nella ricerca di esplosivi. Dopo aver ispezionato i campi intorno all’azienda DB Cars, luogo del delitto, il cane è stato lasciato libero per un ultimo tentativo. Seguendo una traccia, l’animale ha portato i carabinieri sul retro dell’azienda, dove la pistola era nascosta all’interno di una tubazione per l’irrigazione.

La scoperta segue giorni di ricerche intense, durante le quali erano già stati trovati proiettili dello stesso calibro dei due colpi sparati contro Guerrisi, uno dei quali lo ha colpito al volto. Ora gli esperti analizzeranno l’arma per confermare che sia quella usata nell’omicidio.

Secondo le ricostruzioni, l’omicidio è avvenuto intorno alle 14.30 di sabato pomeriggio, davanti alla concessionaria DB Cars in via Bergamo. Modaffari avrebbe sparato durante una lite scoppiata poche ore dopo che la figlia della vittima aveva denunciato il nipote dell’assassino per violenze.

Durante l’interrogatorio di garanzia di stamani Rocco Modaffari ha ammesso di aver sparato, ma ha detto di averlo fatto per paura. Il gip di Bergamo Stefano Storto si è riservato la decisione sulla convalida del fermo e la misura cautelare.

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