Omicidio di Ilaria Sula, la madre di Mark ammette: “L’ho aiutato a pulire il sangue”

Nors Marlapz indagata per concorso in occultamento di cadavere. L’ordinanza del giudice: “Samson freddo e insensibile”.

Roma – Si è concluso dopo quattro ore l’interrogatorio di Nors Marlapz, madre di Mark Samson, il 23enne arrestato per il femminicidio dell’ex fidanzata Ilaria Sula. L’audizione, svoltasi negli uffici della Sezione Omicidi della Squadra Mobile di Roma, ha visto la donna, iscritta sabato sul registro degli indagati per concorso in occultamento di cadavere, confessare di aver aiutato il figlio a ripulire le macchie di sangue nell’appartamento di via Homs, al quartiere Africano, dove si sarebbe consumato il delitto. «Ho aiutato mio figlio a pulire,» ha ammesso Marlapz davanti al pm Maria Perna, assistita da un traduttore richiesto per il confronto.

L’interrogatorio, iniziato nel primo pomeriggio, ha segnato una svolta nell’inchiesta coordinata dalla Procura di Roma. Nors Marlapz, originaria delle Filippine come il figlio, ha confermato di essere stata presente nell’abitazione la mattina del 26 marzo, quando Ilaria Sula, 22enne studentessa di Terni, è stata uccisa con tre coltellate al collo. «Ho visto il sangue e ho aiutato Mark a pulire la camera da letto,» ha dichiarato, delineando un ruolo attivo nella rimozione delle tracce del crimine.

La confessione arriva dopo giorni di dubbi sulla versione di Samson, che aveva sostenuto di aver agito da solo, uccidendo la ex per gelosia e trasportando il corpo in una valigia fino a un dirupo a Poli, a 40 chilometri dalla capitale. La madre, ora formalmente indagata per un reato che prevede fino a tre anni di carcere, rischia di aggravare la propria posizione se emergessero ulteriori complicità. Il padre, Rik Samson, non era in casa al momento dell’omicidio, come confermato dall’avvocato della famiglia.

Nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Anna Maria Gavoni, Mark Samson viene descritto come un soggetto dalla “freddezza e insensibilità” impressionanti, capace di colpire “di sorpresa e brutalmente” una persona che si fidava di lui. Il giovane, reo confesso, ha ammesso di aver agito in un raptus dopo aver visto un messaggio sul cellulare di Ilaria, ma la sua ricostruzione è stata messa in discussione dagli inquirenti.

Fabrizio Gallo, difensore di Samson, ha lasciato aperta la porta a una perizia psichiatrica: “Dobbiamo esaminare il suo interrogatorio e capire se c’è un percorso pregresso. Non è fondamentale, ma vogliamo comprendere cosa lo abbia spinto a un gesto così grave”. Gallo ha espresso solidarietà alla famiglia Sula: “Non ho parole per il loro dolore. Mark deve capire l’errore che ha fatto“. La richiesta di una valutazione psichiatrica potrebbe arrivare nei prossimi giorni, mentre si attendono i risultati delle analisi sui cellulari della famiglia e sull’arma del delitto, non ancora ritrovata.

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