In primo grado il maresciallo dei carabinieri era stato condannato a due mesi per l’accusa di misura di rigore non consentita dalla legge.
Roma – E’ stato assolto in appello il maresciallo dei carabinieri Fabio Manganaro, imputato per il bendaggio di Christian Natale Hjorth, uno degli americani condannati per l’omicidio del vice brigadiere Mario Cerciello Rega, accoltellato a morte a Roma il 26 luglio 2019. A deciderlo la prima corte d’appello di Roma perché “il fatto non costituisce reato”. In primo grado Manganaro era stato condannato a due mesi per l’accusa di misura di rigore non consentita dalla legge.
“Questa sentenza deve essere letta e quando ci saranno le motivazioni dovrà essere approfondita dall’ex presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e dall’ex comandante dei carabinieri, il generale Giovanni Nistri che per primi ebbero a condannare, senza nemmeno approfondire e attendere gli esiti processuali, l’operato di un militare che in 25 anni di servizio ha onorato l’Arma”, ha commentato l’avvocato Roberto De Vita, difensore di Fabio Manganaro. “Questa sentenza ristabilisce quella fiducia verso la giustizia che le conclusioni del pm in primo grado e con la sentenza del giudice monocratico si era smarrita”, ha aggiunto il legale del carabiniere, ricordando la condanna a 2 mesi inflitta in primo grado al suo cliente.