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Omicidio Castiglione: dopo 21 anni 3 persone arrestate

Le indagini dei carabinieri, coordinati dalla DDA, hanno portato all’arresto dei tre presunti killer che con metodo mafioso avrebbero assassinato l’affiliato alla cosca Giglio-Levato-Valente 21 anni fa.

Crotone – I carabinieri del Nucleo investigativo del dipendente reparto operativo del Comando provinciale hanno dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare in carcere, nei confronti di tre indagati, gravemente indiziati di avere commesso il delitto di omicidio, aggravato dalla premeditazione e dall’adozione del metodo mafioso, di Castiglione Giuseppe, classe 1966, all’epoca dei fatti affiliato alla Cosca della ‘ndrangheta “Giglio-Levato-Valente”, avvenuto il 29 gennaio del 2000, nel territorio di Strongoli (KR).

Il provvedimento cautelare, emesso dal G.I.P. del tribunale di Catanzaro su richiesta di questa Direzione distrettuale antimafia, ha recepito integralmente gli esiti investigativi, ottenuti dai militari operanti al termine di una complessa e articolata indagine, nel corso della quale sono state determinanti le dichiarazioni, rese da tre collaboratori di giustizia, uno dei quali materiale esecutore dell’omicidio, maturato nel contesto di una lotta interna al citato sodalizio, il cui controllo si estendeva dal Comune di Strongoli alle frazioni nord di Crotone.

In particolare, le investigazioni, realizzate mediante sviluppo di pregresse attività svolte nell’immediatezza dei fatti (in particolare intercettazioni telefoniche e tra presenti), hanno riscontrato le suddette dichiarazioni. In considerazione del fatto che uno dei soggetti attinti dal provvedimento risulta dimorare all’estero, la polizia giudiziaria ha operato con il supporto del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia, in attuazione del progetto I-CAN (Interpol Cooperation against ‘ndrangheta), finanziato dal Dipartimento della pubblica sicurezza e finalizzato alla cattura dei latitanti italiani all’estero nonché a colpire gli interessi della ndrangheta oltre confine. La polizia giudiziaria, all’atto della esecuzione della misura, ha effettuato perquisizioni personali e domiciliari.

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