Soccorritore del 118 ucciso nel Nord Sardegna, caccia al killer in fuga

L’assassino si è presentato alle 23 nella sede dell’associazione Intervol e ha chiesto espressamente di Marco Pusceddu, 51 anni, quindi lo ha ucciso con diversi colpi di pistola. Si indaga su una precedente aggressione.

Gallura Nord-Est Sardegna – Omicidio nella notte a Buddusò, nel nord della Sardegna. Marco Pusceddu, 51 anni, soccorritore del 118 originario di Portoscuso e residente a Cagliari, è stato brutalmente ucciso all’interno della sede dell’associazione Intervol, dove prestava servizio da alcuni mesi. L’agguato è avvenuto in tarda serata, intorno alle 23, nei locali dell’associazione situati tra via Pietro Nenni e via Ugo La Malfa.

Secondo le prime ricostruzioni, un uomo con il volto parzialmente coperto si è presentato alla porta della sede e ha chiesto espressamente di parlare con Pusceddu. Quando il collega ha aperto, l’aggressore ha esploso diversi colpi di pistola a distanza ravvicinata, colpendo mortalmente la vittima al torace. L’assassino si è poi dileguato, forse a bordo di un’auto dove ad attenderlo c’era un complice.

Indagini a tutto campo: si cerca il movente

I colleghi presenti hanno tentato inutilmente di rianimarlo. Marco Pusceddu è deceduto sul posto. Sul caso indagano i carabinieri della Compagnia di Ozieri, con il supporto del Comando provinciale di Sassari e il coordinamento della Procura di Sassari, con la pm Elisa Succu. L’ipotesi è quella di un omicidio premeditato: il killer sapeva chi stava cercando e ha agito con precisione e determinazione.

Gli inquirenti stanno scavando nella vita privata e nel passato della vittima alla ricerca di un possibile movente. Nessuna pista viene al momento esclusa: dalle questioni personali a possibili ritorsioni, fino a collegamenti con episodi violenti precedenti.

La misteriosa aggressione mesi fa

Particolare attenzione viene riservata a un episodio accaduto alcuni mesi fa: Pusceddu era stato aggredito in auto, in una piazzola di sosta. Riportò una grave ferita alla testa e fu ricoverato in ospedale. Non ricordava chi lo avesse colpito né cosa fosse accaduto. Ora quel misterioso attacco torna sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti.

“Un uomo sereno, appassionato del suo lavoro”

Marco Pusceddu, raccontano i colleghi, era una persona allegra e tranquilla, molto apprezzata nel suo ambiente di lavoro. Si era trasferito da poco a Buddusò per motivi professionali. Aveva concluso da tempo una relazione sentimentale che, secondo chi lo conosceva, non aveva lasciato strascichi. Il suo assassinio ha sconvolto la comunità e lasciato sgomenti amici e colleghi.

L’autopsia, già disposta dalla Procura, potrà fornire ulteriori elementi utili. I rilievi tecnici e le immagini delle telecamere della zona — non quelle della sede, che ne è priva — potrebbero offrire indizi decisivi per identificare il responsabile.