Nordio su Paderno Dugnano e omicidio Sharon: “Attenti, c’è chi tornò a uccidere” 

Il Guardasigilli interviene sui due delitti, mentre Antoniozzi (FdI) presenta una proposta di modifica su infermità e seminfermità mentale.

Roma – Il ministro della Giustizia Carlo Nordio parla dell’omicidio di Sharon Verzeni e della strage di Paderno Dugnano, due fatti efferati che in questi giorni tengono banco nella cronaca nera. “In questi casi siamo negli aspetti più reconditi del mistero della mente umana, purtroppo accadono e temo che accadranno ancora, sono imprevedibili. La psicologia del giovane adulto o del minorenne sicuramente è fragile e quindi occorre molta attenzione ma bisogna essere realisti: ci sono situazioni che sfuggono al nostro controllo e alla nostra prevedibilità”.

E ancora il Guardasigilli, intervenuto a Sky Tg24: “nelle perizie psichiatriche, dove la domanda se il tizio fosse socialmente pericoloso, la risposta era ‘sì’ e invece quell’uomo si comportava bene. E tante volte la risposta era ‘no’ e il giorno dopo usciva e commetteva un’altra strage. Purtroppo bisogna prendere la realtà per quella che è: la mente umana è insondabile”. Intanto però il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Alfredo Antoniozzi, ha presentato la proposta di legge di modifica degli articoli 88 e 89 del codice penale che disciplinano l’infermità e la seminfermità mentale.

La strage di Paderno Dugnano

“La strage di Paderno ci lascia attoniti e allora cerchiamo una rimozione collettiva. Un disturbo mentale del ragazzino, tutto quanto serva a rassicurarci. Ma è una bugia”, dice Antoniozzi, che aggiunge: “Lo hanno spiegato Andreoli, Mencacci, Dell’Osso e tanti altri autorevoli psichiatri. Questo ragazzino ha agito con lucidità, una sua lucidità ovviamente errata, ma non delira. Per noi il fatto di sangue così tremendo è già segno di diversità ma così facendo continuiamo a rimuovere la violenza e a derubricarla come disagio”. “Certo, grazie a Dio fatti del genere sono rarissimi ma non è cercando di farli passare per follia – conclude – che risolveremo il problema. La stessa cosa vale per l’omicidio di Sharon Verzeni e anche qui ci attestiamo su perizie e su infermità che non esistono”.

Studi recenti infatti mostrano che i disturbi d’ansia, la depressione e i comportamenti autolesionistici sono in crescita, influenzati da fattori sociali, economici e culturali. In Italia, un’indagine del Censis del 2023 ha rivelato che circa il 20% degli adolescenti soffre di disagio psicologico significativo. Questo fenomeno è alimentato da una serie di fattori, tra cui l’iperconnessione digitale, il bullismo online e offline, la pressione scolastica e la crescente incertezza sul futuro. Da un punto di vista sociologico, spaventa quello che possiamo definire un crescente senso di ”nichilismo emotivo”, emerso anche dalle parole dell’omicida nella strage di Paderno Dugnano. ‘Non c’è un vero motivo per cui li ho uccisi. Mi sentivo un corpo estraneo nella mia famiglia. Oppresso. Ho pensato che uccidendoli tutti mi sarei liberato da questo disagio. Me ne sono accorto un minuto dopo: ho capito che non era uccidendoli che mi sarei liberato”, ha detto il 17enne, crollato dopo ore di interrogatorio.

Il killer di Sharon, Moussa Sangare

Del nichilismo parla anche il filosofo Umberto Galimberti: “I giovani stanno male, piuttosto male”, sono le parole con cui inizia il suo saggio dal titolo La condizione giovanile nell’età del nichilismo, in cui affronta il tema del disagio giovanile nella società attuale. Le ragioni di questo malessere non sono solo quelle psicologiche tipiche dell’età adolescenziale, ma sono accompagnate e aggravate da un’altra ragione, ben più importante e specifica, quella culturale: per loro infatti il futuro non è più una promessa e il presente diventa un assoluto da vivere con una intensità tale da seppellire l’angoscia che deriva dalla mancanza di senso che attraversa la società contemporanea. “Un ospite inquietante, il nichilismo, si aggira tra di loro, penetrando nei loro sentimenti e nei loro pensieri, – scrive – annullando tutte le loro prospettive e i loro sogni”.

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