Il 43enne Vincenzo Crudo non si è fermato, poi ha detto che l’auto era stata rubata: arrestato per omicidio stradale aggravato, omissione di soccorso e simulazione di reato.
Como – Arrestato il pirata della strada che nella notte tra venerdì 28 e sabato 29 marzo nel Comasco ha investito e ucciso Noemi Fiordilino, 20enne di Vertemate con Minoprio. La giovane, che era in auto con il fidanzato, era scesa lungo la strada che collega Lurago Marinone a Limido Comasco per soccorrere un coniglietto selvatico investito, quando il conducente, che sopraggiungeva a forte velocità, l’ha falciata, trascinandola per circa 50 metri prima di fuggire. Arrestato poche ore dopo, il responsabile è Vincenzo Crudo, un 43enne di Fenegrò: guidava con un tasso alcolemico di 1.49 e il piede destro ingessato.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri di Cantù, l’incidente è avvenuto intorno alle 2:30. Noemi e il fidanzato, dopo aver urtato l’animale, hanno accostato per verificare l’accaduto. “Siamo scesi insieme,” ha raccontato il ragazzo ai militari, ancora sotto shock. Mentre attraversava la strada, Noemi è stata investita da una Volkswagen Golf che l’ha trascinata violentemente, lasciandola in fin di vita. I soccorsi del 118, arrivati con ambulanza ed elicottero, l’hanno trasportata d’urgenza all’ospedale Sant’Anna di Como, ma la giovane è deceduta poco dopo per le gravi ferite.
La fuga e l’arresto del pirata
Crudo non si è fermato. Dopo aver abbandonato l’auto a Fenegrò, in via Diaz, è rientrato a casa, dove i carabinieri lo hanno rintracciato grazie alla targa rilevata sulla scena. “Mi hanno rubato l’auto ieri sera,” ha dichiarato l’uomo, un 43enne reduce da una serata con amici. Ma la sua versione è crollata: il veicolo è stato trovato a pochi passi dalla sua abitazione, e l’etilometro ha rivelato un tasso alcolemico tre volte superiore al limite (1.49 g/l). Inoltre, guidava con il piede destro ingessato, rendendo la sua condotta ancora più irresponsabile.
L’uomo è stato arrestato con le accuse di omicidio stradale aggravato, omissione di soccorso e simulazione di reato. Trasferito al carcere Bassone di Como, nei prossimi giorni sarà interrogato dal gip. La Golf è sotto sequestro per ulteriori accertamenti tecnici.
Vita spezzata e comunità in lutto
Noemi, studentessa universitaria, era conosciuta per la sua sensibilità. “Voleva solo aiutare quell’animale,” ha detto un’amica al Corriere della Sera. La sua morte ha lasciato sgomenti Vertemate e i paesi vicini, con messaggi di cordoglio che inondano i social. “Una ragazza d’oro, non meritava questo,” scrive un utente su X. La vicenda riaccende il dibattito sulla sicurezza stradale e la guida in stato di ebbrezza, con la comunità che chiede giustizia.
Il 43enne rischia fino a 7 anni di carcere e la revoca definitiva della patente. “Massimo della pena, nessuna scusa,” ha commentato il governatore lombardo Attilio Fontana, esprimendo vicinanza alla famiglia. Intanto, il fidanzato di Noemi, testimone impotente della tragedia, è assistito da psicologi.