Nessuna pace per il 25 aprile, tensioni e allerta contestazioni tra Milano e Roma

C’è preoccupazione: il 2024, pesantemente segnato dal conflitto mediorientale, non sarà certo l’anno per ricomporre aspre divisioni.

Milano – Quello del 2024 sarà un 25 aprile che non ha mai visto piazze così contrapposte, in tensione, divise dal solco sempre più profondo tracciato dalla guerra in Medioriente. Ce lo ricordano i cortei pro Palestina e le manganellate, e gli ultimi sviluppi hanno acuito la tensione. Questo 2024, pesantemente segnato dal conflitto mediorientale, non sarà certo l’anno per ricomporre aspre divisioni. A Roma come a Milano le preoccupazioni di chi deve garantire la sicurezza sono molte.

Ad accendere la miccia dei timori è il Movimento degli studenti palestinesi, che nella Capitale ha annunciato la sua presenza in piazza a Porta San Paolo, luogo simbolo della Resistenza romana, e dove la brigata Ebraica si ritroverà per ricordare i partigiani ebrei. Ma senza partecipare al corteo come avviene ormai da alcuni anni. “Quest’anno la Liberazione non può essere all’insegna di una sfilata ipocrita. È in corso un genocidio in Palestina, quindi non permetteremo che sia esposto e associato alla Resistenza nessun simbolo sionista”, spiega la presidente del movimento studentesco, Maya Issa, la quale chiede alla comunità ebraica di “prendere le distanze dallo Stato israeliano”. 

Forze dell’ordine già in allerta per garantire la sicurezza durante gli eventi del 25 aprile

Sempre a Porta San Paolo nello stesso luogo e alla stessa ora in cui si sono dati appuntamento i movimenti antisionisti, la Brigata ebraica deporrà una corona di fiori celebrando così il giorno della Liberazione: è per questo che le forze dell’ordine sono già in allerta per garantire la sicurezza durante lo svolgimento dei singoli eventi annunciati, anche considerando che già in passato si erano registrati momenti di tensione tra attivisti pro-Palestina e rappresentanti della comunità ebraica. Tensioni che poi spinsero la Comunità e la Brigata ebraica a disertare a Roma il corteo per il 25 aprile.

La stessa Associazione nazionale dei partigiani cerca in queste ore di mandare segnali di distensione e la presidente dell’Anpi di Roma, Marina Pierlorenzi, lancia un appello affinché “prevalga un senso comune di responsabilità rispetto a una piazza popolata da abitanti del quartiere e non ci sia chi provi in qualche modo a strumentalizzare una festa per la Liberazione, che nulla ha a che fare con momenti di asprezza e di scontro”. Da Roma alle manifestazioni sotto la Madunina.

La manifestazione nazionale per la festa della Liberazione a Milano sarà come sempre aperta da deportati e brigate antifasciste, inclusa la Brigata ebraica che negli ultimi anni è quasi sempre stata oggetto di contestazioni che, con la situazione a Gaza, quest’anno si preannunciano più massicce. A Roma A garantire la sicurezza il dispositivo predisposto dal questore Giuseppe Petronzi dopo il comitato per l’ordine e la sicurezza dei giorni scorsi presieduto dal prefetto Claudio Sgaraglia a cui ha partecipato anche il presidente milanese dell’Anpi Primo Minelli.

25 aprile a alta tensione a Milano mentre Schlein e Calenda sfilano Salvini presenta il suo libro

Un dispositivo che tiene conto anche che più o meno alla stessa ora del corteo a poche centinaia di metri di distanza, all’Istituto dei Ciechi il segretario della Lega e vicepremier Matteo Salvini presenterà il suo libro
‘Controvento. L’Italia che non si arrende’. Domani alla manifestazione non ci saranno solo le forze dell’ordine però al lavoro, ma anche i servizi d’ordine di Anpi, sindacati e partiti. A occuparsi del servizio d’ordine alla Brigata ebraica, con cui ha annunciato che sfilerà fra gli altri Carlo Calenda, arriveranno i City Angels.

Dietro ai partigiani ci sarà lo striscione voluto dal comitato antifascista che organizza la manifestazione ‘Cessate il fuoco dovunque’, che non poche polemiche ha creato. Dietro ancora i sindacati (dal palco
parlerà il segretario della Uil Pierpaolo Bombardieri) e forze politiche come il Pd presente con la segretaria Elly Schlein (tutti a contribuire al proprio servizio d’ordine, da Anpi a Cgil) e le varie associazioni e la comunità palestinese. L’associazione palestinesi d’Italia promette una presenza massiccia con circa 5000 persone. I giovani palestinesi invece si ritroveranno in piazza Duomo alle 13.30 con l’intenzione, insieme ad alcuni centri sociali e realtà antagoniste, di riempire di bandiere della Palestina e “kufiyye e tutti i simboli palestinesi possibili” lo spazio in cui si conclude il corteo con i comizi finali.

A parlare sul palco, dopo l’introduzione di Minelli, saranno il sindaco Giuseppe Sala, Pif, il presidente nazionale Aned Dario Venegoni, lo storico della Fiap Andrea Ricciardi, Bombardieri, Debora Migliucci dell’Archivio storico del lavoro e il presidente nazionale dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo. Questa la scaletta ufficiale al momento, ma dovrebbe salire sul palco anche lo scrittore Antonio Scurati, che parteciperà al corteo, per leggere il monologo preparato per un suo intervento alla trasmissione ‘Chesarà’, poi cancellato dalla Rai. 

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