Le stime prevedono che entro il 2033 si potrebbe raggiungere l’iperbolica cifra di 54,5 miliardi, registrando una crescita annua del 6,1%.
Roma – Uno strano oggetto si aggira tra le case statunitensi: il bidet! Negli USA le vendite dei bidet stanno raggiungendo cifre record, come mai prima. Il bidet, quell’oggetto per l’igiene intima, si è diffuso in Italia nel secondo dopoguerra ed è apparso per la prima volta in Europa nel 1700. Nel nostro paese è arrivato per volere dei Borboni, ad… ornare la “Reggia di Caserta”. E’ passata alla storia la meraviglia che suscitò nei piemontesi alla vista di quel dispositivo, quando annessero il “Regno delle Due Sicilie per fare l’Unità d’Italia, ignorandone l’esistenza e l’uso.
Un’unità d’Italia, forse, passata, perché no, pure dal bidet! Ora, negli USA, si sta registrando una vendita vertiginosa di questo arnese. Pare che gli statunitensi ne abbiamo preso confidenza e fatto richiesta durante la pandemia, per mancanza di carta igienica, che è stata vittima di acquisto frenetico e incontrollabile. Si è innescata una veloce crescita della domanda del tanto agognato oggetto, che è continuata anche a pandemia finita. L’acquisto dei bidet da parte dei consumatori statunitensi è dovuto, spesso, al passaparola tra amici o parenti. Altri hanno sostenuto che possa dipendere dal timore di restare senza carta igienica. Secondo la CNN (Cable News Network, la tv statunitense via cavo presente in tutto il mondo) tra i musulmani i bidet sono molto diffusi perché le indicazioni sull’igiene personale sono dirette emanazioni del Corano. Ora, buon ultimi, anche gli statunitensi hanno scoperto i vantaggi derivati da questo oggetto.
E’ noto che il suo utilizzo, oltre ai benefici effetti sull’igiene personale, produce giovamento all’ambiente. Diminuisce, infatti, l’uso di carta igienica e il volume di rifiuti. Questi aspetti sono stati decisivi per l’acquisto da parte di quei consumatori con un’accentuata sensibilità ambientale. Il mercato è, dunque, in espansione per la gioia dei produttori e, al contempo, cresce la popolarità tra i consumatori. Secondo Factmr, una società che si occupa di ricerche di mercato, presente in quasi tutto il mondo, il giro d’affari dei bidet si è aggirato, nel 2023, sui 30,1 miliardi di dollari. Le stime prevedono che entro il 2033 si potrebbe raggiungere l’iperbolica cifra di 54,5 miliardi di dollari, registrando una crescita annua del 6,1%. Un traguardo impensabile fino a pochi anni fa, anche perché i consumatori statunitensi non avevano mai manifestato entusiasmo per questo oggetto.
Evidentemente il timore che la carta igienica possa non essere sufficiente abbastanza e quello di…una eventuale pandemia da dissenteria, ha spinto molti di loro a cercare delle valide alternative! Tutto questo, associato alla crescente attenzione per l’igiene personale dopo la pandemia, dovrebbe provocare una notevole crescita della domanda di bidet nei prossimi anni. Secondo il National Geographic, rivista scientifica ed educativa diffusa in tutto il mondo, questa situazione è il frutto della consapevolezza del consumatore statunitense, persuaso che la carta igienica abbia un impatto ambientale negativo, favorendo la deforestazione.
Quindi è scontata la ricerca di alternative. La crescita delle vendite di bidet, sono stati enfatizzate dalla stampa, in quanto effetti di nobili motivi. Sarà vero? Chissà, potrebbe anche essere, ma non vanno tralasciate motivazioni più prosaiche. Come cronisti, uno strano fenomeno di costume sociale come questo, non poteva che suscitare curiosità ed attenzione, soprattutto perché emerso in un Paese, dove non si sapeva nemmeno cosa fossero i bidet!