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‘Ndrangheta a Roma: arrestato imprenditore legato alla cosca Alvaro [VIDEO]

L’uomo era stato arrestato nel 2017 in occasione di una vasta operazione antidroga. Sequestrati beni per 5 milioni.

Roma – Beni per 5 milioni di euro sono stati sequestrati a Davide Maria Boncompagni, imprenditore romano, attivo nei settori della ristorazione e del commercio immobiliare, ritenuto contiguo alla cosca Alvaro della provincia di Reggio Calabria, per conto della quale aveva favorito la latitanza di un ricercato. L’uomo era stato arrestato nel 2017 quando venne interrotto un traffico internazionale di droga dal sud America, che portò al sequestro di 500 chili di cocaina.

Boncompagni, già attivo nel campo dell’ edilizia sul territorio lidense, attualmente opera, attraverso familiari prestanome, nel settore della ristorazione, della rivendita di veicoli luxury ed in quello immobiliare. Nel 2015 era stato coinvolto nelle due operazioni denominate “Santa Fe”‘ e “Fireman”. La prima, coordinata dalla Procura della Repubblica – D.D.A. di Reggio Calabria, è una delle inchieste più importanti in materia di contrasto al narcotraffico che vedeva la partecipazione anche della Guardia Civil Spagnola e della DEA Americana e colpiva appartenenti alle ‘ndrine Alvaro, Brandimarte, Pesce e Bellocco. La seconda, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, coinvolgeva un’organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti con base a Roma e ramificazioni all’estero, responsabile di plurime importazioni di droga, in parte destinate alla ‘ndrangheta e, in particolare, alla cosca Alvaro di Sinopoli (RC).

In queste operazioni era emerso che l’imprenditore aveva favorito la latitanza di un esponente della cosca ospitandolo presso la sua abitazione e manteneva contatti diretti con un broker romano, finalizzati all’importazione di ingenti quantitativi di stupefacenti dal sud America, in parte destinati agli stessi Alvaro e in parte al mercato romano.

I notevoli proventi illeciti, così conseguiti, venivano reinvestiti in società – allo scopo di occultarne la loro genesi e dando luogo, com’è tipico dell’ agire criminale in contesti economici, a condotte di auto riciclaggio e intestazione fittizia. Inoltre con questi proventi venivano acquisite ulteriori utilità, tra cui imbarcazioni di notevole valore, cavalli da corsa ed autovetture luxury, celandole dietro ulteriori schermi societari.

I beni sequestrati a Boncompagni comprendono le quote di 4 società di capitali e relativi complessi aziendali operanti in Ostia nei settori della ristorazione, immobiliare e commercio di veicoli luxury; 9 unità immobiliari, di cui una a Santa Teresa di Gallura (SS) e le altre a Roma in zona Infernetto, un maneggio sito in Roma, 5 veicoli di cui 4 di alta gamma, una imbarcazione da diporto e diversi rapporti finanziari per un totale di oltre 5 milioni di euro.

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