Fonti di governo: “forti perplessità” per l’indicazione di un inviato “personale” a due mesi dalla scadenza del mandato di Stoltenberg.
Roma – L’Italia ha inviato una lettera al segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in cui esprime sorpresa e disappunto per la decisione di nominare lo spagnolo Javier Colomina rappresentante speciale dell’Alleanza per i rapporti con i Paesi della sponda Sud del Mediterraneo. Fonti di governo esprimono “forti perplessità” per l’indicazione di un inviato “personale” a due mesi dalla scadenza del mandato di Jens Stoltenberg. C’è irritazione nel governo italiano per la scelta del segretario generale della Nato di indicare il diplomatico spagnolo come rappresentante speciale dell’Alleanza Atlantica per il fronte sud. La settimana scorsa, durante il vertice Nato, Giorgia Meloni aveva pubblicamente dichiarato che l’Italia avrebbe presentato la propria candidatura.
Il vicepremier e ministro agli Affari Esteri Antonio Tajani aveva lasciato intendere che Roma aveva buone possibilità di vedere un proprio candidato ricoprire un ruolo strategico per Roma. La premier aveva dichiarato di essere “soddisfatta per la creazione di un inviato speciale per il fianco Sud che avevamo richiesto e per il quale l’Italia intende presentare la propria candidatura”. E Tajani aveva insistito sul fatto che proprio per la “conoscenza che l’Italia ha di tutta l’area possa mettere a disposizione dell’Alleanza Atlantica nomi di alto livello con conoscenza sia della Nato, sia della realtà del fianco sud”.
La decisione di Stoltenberg è stata annunciata a sorpresa al Consiglio del Nord Atlantico di martedì dopo che una raffica di nomine voluta dal segretario generale uscente aveva già suscitato malumori tra molti degli alleati. Nel nominare Colomina – già vicesegretario generale aggiunto per gli affari politici – Stoltenberg, anche in seguito alle osservazioni giunte dall’Italia, ha comunque precisato che si tratta del ‘suo’ rappresentante speciale, lasciando così la porta aperta alla possibilità che un nuovo rappresentante speciale possa essere scelto a ottobre, quando alla guida della Nato sarà Rutte, con il quale Giorgia Meloni, secondo fonti vicine al dossier, ha un solido accordo politico su una candidatura italiana.
Nel frattempo, le opposizioni vanno all’attacco. “L’isolamento di Meloni trova continue conferme e a pochissimo servono i tentativi del ministro degli Esteri di mantenere un contatto con il resto della comunità internazionale”, scrive sui social Ivan Scalfarotto, responsabile Esteri di Italia Viva. “Alla Nato – aggiunge il deputato di IV – hanno deciso di assegnare la responsabilità per il fianco sud allo spagnolo Javier Colomina e dunque addio ambizioni italiane per una posizione che riguarda il cuore degli interessi nazionali”.
L’Italia vuole quella poltrona e, in quanto Paese che rappresenta la prima porta del Mediterraneo, con costanti contatti con i governi del Nord Africa per stipulare accordi per il contenimento dei flussi migratori, ritiene che in qualche modo le sia dovuta. Tra i nomi circolati, il preferito del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sembra essere quello di Alessio Nardi, Finanziere e consigliere del segretario di Forza Italia, tra gli esperti Nato per il fianco meridionale. La sua corsa si sposta in avanti nel tempo, a ottobre, quando lui e il governo italiano dovranno provare a convincere Rutte a sostituire Colomina dopo pochi mesi dall’inizio dell’incarico.