Napoli, Procura europea sequestra 1,3 mln in Lussemburgo per frode e riciclaggio

Un provvedimento eseguito dalla Guardia di Finanza nei confronti di quattro società e dei rispettivi legali rappresentanti.

Lussemburgo – Su richiesta della Procura europea (EPPO) di Napoli (Italia), la Guardia di Finanza ha eseguito un provvedimento di sequestro, per un importo di 1,3 milioni di euro, nei confronti di quattro società e dei rispettivi legali rappresentanti, sospettati di frode, appropriazione indebita e riciclaggio di denaro. Secondo quanto emerso dalle indagini, una società partenopea, apparentemente operante nel campo della consulenza amministrativa, nel 2022, ha presentato, con successo, domanda per l’erogazione di due progetti finanziati con i fondi dell’Unione Europea.

Tali iniziative progettuali prevedevano un prestito per “lo sviluppo del commercio elettronico per le PMI nei paesi esteri di 300mila euro, di cui sono stati, poi, erogati 150mila euro, nonché una sovvenzione di 1,3 milioni di euro per le PMI (piccole e medie imprese) finanziata dal Recovery and Resilience Facility (RRF), quasi interamente erogata. Sulla base delle prove acquisite, per garantirsi l’accesso al prestito di 300mila euro, la società, priva di sedi operative, dipendenti e contratti di utilità, ha presentato falsi bilanci per gli anni 2019 e 2020.

Per la sovvenzione di 1,3 milioni di euro la stessa società, con l’assistenza di un revisore dei conti, ha presentato all’organismo pagatore dati fittizi, con lo scopo di simulare operazioni estere, quale prerequisito per il finanziamento. Secondo l’inchiesta, dopo l’accredito dei fondi, la società ha trasferito l’intero importo ad altre tre società italiane aventi conti correnti bancari in Belgio, Bulgaria, Lituania e Regno Unito. Si ritiene che i legali rappresentanti delle società beneficiarie fossero a conoscenza della provenienza illecita dei fondi e intendessero ostacolarne la loro tracciabilità, attesa l’assenza di rapporti commerciali.

Sulla base degli elementi raccolti, su richiesta dell’EPPO, il giudice per le indagini preliminari di Roma ha disposto il sequestro di beni per un importo di 1,3 milioni di euro. Tra i beni sequestrati figurano una motocicletta Harley-Davidson, due auto e proprietà immobiliari a Stintino (Sardegna) e Roma.

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