A Prato tre ragazzi nordafricani hanno evitato un femminicidio: “Ha cercato di ammazzarla, le voleva mettere un sacchetto attorno alla testa e l’ha picchiata”.
Prato – Mattina del 20 maggio, Prato, parcheggio del centro commerciale “Parco Prato”. Sono da poco passate le 9 quando una professoressa di 52 anni viene brutalmente aggredita dal suo ex compagno, un 35enne di Pistoia. L’uomo, secondo le prime ricostruzioni della Procura, ha atteso la donna nel parcheggio, l’ha costretta a uscire dalla sua auto e ha tentato di trascinarla nella propria vettura, colpendola con un bastone e cercando di soffocarla con un sacchetto di plastica.
Mustafa: “Chiedeva aiuto, sono corso e l’ho vista insanguinata”
A impedire il peggio sono stati tre ragazzi nordafricani. Tra loro Mustafa, 25 anni, impiegato in un autolavaggio: “Ho sentito le grida mentre lavoravo. Lei chiedeva aiuto. Sono corso e l’ho vista insanguinata”. I tre hanno affrontato l’aggressore anche quando quest’ultimo ha estratto un coltello, riuscendo a bloccarlo e a salvare la donna da un probabile femminicidio.
L’uomo è stato rintracciato più tardi al pronto soccorso di Pistoia, dove si era recato dopo essersi provocato delle ferite. È stato arrestato con l’accusa di atti persecutori e lesioni personali aggravate. La donna, ricoverata con 10 giorni di prognosi, ha confermato agli inquirenti che l’ex l’aveva aggredita per vendicarsi del rifiuto a riallacciare la relazione.
“Aveva un coltello, ma non ho avuto paura”
Mustafa ha ripercorso con Repubblica gli attimi drammatici vissuti insieme agli altri due giovani intervenuti: “Lui ha cercato di ammazzarla: le voleva mettere un sacchetto attorno alla testa e l’ha picchiata: aveva il volto insanguinato quando sono arrivato”. E ancora: “Aveva un coltello, ma non ho avuto paura: in quella situazione, quello che ho fatto assieme agli altri due ragazzi è stato normale. Per fortuna siamo riusciti a liberarla, lei dopo ci ha ringraziato”.