Multe ai no vax: proroga di 6 mesi tra scambi di accuse, insulti e minacce

Nottata ad alta tensione mentre si discute il decreto Milleproroghe, per l’emendamento Bagnai che sospende i pagamenti fino al 31 dicembre.

Roma – Nottata ad alta tensione a Montecitorio, con scambi di accuse, insulti e minacce tra maggioranza e opposizione mentre si discuteva il decreto Milleproroghe. “Pietra dello scandalo”, tra l’Irpef per gli agricoltori in rivolta e lo scudo penale e medici in corsia fino a 72 anni, è stata la proroga di sei mesi delle multe per i no vax. La “punizione” pecuniaria per i “disobbedienti” del Covid è sospesa fino al 31 dicembre 2024. “Inaccettabile” per le opposizioni, che hanno istillato una bagarre degna dell’intervento dei commessi della Camera che hanno l’ingrato compito di riportare l’ordine tra i parlamentari.

A creare scompiglio un emendamento al decreto Milleproroghe, presentato Alberto Bagnai (Lega) e approvato dalle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera, in un clima incandescente. Le opposizioni hanno chiesto la votazione nominale, e per il caos in sala è stata anche brevemente sospesa la seduta. Come spiegano fonti parlamentari, l’emendamento è passato per 8 voti. Non ha partecipato al voto il capogruppo di FI in commissione Affari costituzionali Paolo Emilio Russo.

Un gran putiferio che ha fatto procedere a singhiozzo la seduta. La prima interruzione alle 23: “Combattiamo una battaglia contro l’emendamento 4.2 Bagnai (un nome una garanzia) che rinvia per l’ennesima volta le multe per chi se n’è fregato della scienza e non si è vaccinato durante il Covid – ha scritto in un post su X il deputato di Iv Luigi Marattin -. Tra l’imbarazzo anche di una parte della maggioranza, quella che non ha venduto tutta l’anima al cialtronismo e al populismo. #FuckNoVax“. Le opposizioni hanno così chiesto la votazione nominale, ma mentre si procedeva con l’appello il clima si è surriscaldato, finché il presidente della commissione Bilancio, Giuseppe Mangialavori (FI), ha sospeso la seduta.

Alberto Bagnai

Una sospensione “annunciata” dopo che dai banchi delle opposizioni avevano denunciato “minacce” provenienti da Paolo Trancassini, di FdI. A questo punto sono dovuti intervenire i commessi della Camera, come racconta uno dei partecipanti alla seduta, per placare gli animi nella Sala del Mappamondo, dove in particolare ci sono stati attimi di tensione fra Igor Iezzi della Lega e Leonardo Donno del M5s, che si era avvicinato ai banchi della maggioranza. “È una serata complicata, come spesso succede in commissione, ma quello che abbiamo visto supera le regole di questa attività e del ruolo che abbiamo – ha detto Iezzi intervenendo alla ripresa dei lavori -. Non è accettabile che un collega si permetta di venire qui a minacciare altri membri della commissione”.

A questo punto è stato Donno a attaccare: “Stigmatizzo il comportamento di un questore della Camera dei deputati che si permette di minacciare colleghi, dicendo ‘state facendo una pagliacciata, non vi passo nessun emendamento’. È inaccettabile. Io non minaccio nessuno. Il collega Ziello mentre alzavo la mano richiamando l’attenzione, diceva: ‘Quel dito se lo può mettere nel culo’. Mi sono avvicinato per dirgli di non usare queste parole. Se si è sentito minacciato… Poi il collega Iezzi si è agitato e non so perché”.

Roberto Burioni

Insomma si è sfiorata la rissa ma poi la proroga delle multe ai no vax è passata. “Un milione e 700mila persone hanno già ricevuto la comunicazione dall’Agenzia delle Entrate per l’avvio del procedimento della sanzione, che vale 100 euro a testa”, ha detto Marco Grimaldi, vice presidente del Gruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera – .Questo significa che lo Stato ha già messo in conto di incassare più di 150 milioni di euro. La destra ripaga i voti no vax con una proroga che è un doppio schiaffo. A chi si è vaccinato e pure a chi non lo ha fatto e ha pagato una multa. Le urla e le minacce di Fratelli d’Italia durante i lavori di commissione sono una indecenza che si aggiunge alla gravità di questa norma”.

Sul piede di guerra anche la “virostar” Roberto Burioni, professore di virologia all’Università Vita Salute San Raffaele di Milano che su X commenta: “L’ennesima strizzata d’occhio nei confronti di chi non rispetta le leggi, l’ennesima diffusione di bugie riguardo ai vaccini, strumenti fondamentali per proteggere la salute
di tutti, specie dei più deboli. Vaccini dei quali grazie a voi la gente diffiderà. Bravissimi”. Burioni risponde a un post del senatore della Lega Claudio Borghi che si complimenta con i componenti della squadra alla Camera che “sono riusciti a far passare la terza puntata del rinvio sine die delle indegne multe per obbligo. Bravissimi”.

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