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Morto il cane bruciato vivo dal padrone. Aveva rischiato il linciaggio [VIDEO] Lanciata una petizione virale: sia fatta giustizia

L’autore del gesto è stato denunciato a piede libero. Ora la mobilitazione per chiedere che paghi per quel che ha fatto.

Palermo – Aron, il pitbull bruciato in una piazza a Palermo alcuni giorni fa, non ce l’ha fatta: è morto in una clinica veterinaria del capoluogo siciliano. Ad annunciare la morte del cane è la Lav Palermo: “Aron non c’è più. Il suo corpo non ha retto, sebbene lui abbia lottato fino alla fine”. Le condizioni di Aron erano disperate: oltre l’80 per cento del corpo era ustionato e aveva gli organi interni gravemente danneggiati. Gli animalisti chiedono giustizia contro il proprietario dell’animale e autore del gesto, che è stato denunciato a piede libero.

Il povero pitbull era stato legato a un palo dal padrone, che poi gli aveva dato fuoco in via delle Croci a Palermo, a pochi passi dalla chiesa di Santa Maria del Monserrato. I passanti avevano visto la scena ed erano intervenuti dando l’allarme e per poco l’autore dell’infame gesto, un uomo che aveva occupato abusivamente lo spazio antistante l’ex Villa Deliella, non era stato linciato.

L’individuo era stato identificato, portato in questura e denunciato. Nel tragitto ha aggredito i poliziotti e danneggiato la volante. Il cane era stato portato dai veterinari per le cure del caso, ma le sue condizioni erano apparse disperate. Ora la notizia che non ce l’ha fatta.

Sul vergognoso episodio la società civile si è mobilitata. Debora Affatigato, una cittadina indignata dal caso, ha lanciato una petizione online per chiedere che il colpevole sia indirizzato agli organi competenti. La petizione ha già raccolto quasi 50 mila firme. L’appello è diventato virale in pochissimo tempo; nel frattempo ieri è stata lanciata un’altra petizione da parte dell’Associazione Uniti per salvarli Odv, che chiede una revisione delle leggi in materia di protezione degli animali. Il totale delle due petizioni porta quindi le firme a sfiorare le 40 mila adesioni. Una mobilitazione online che dimostra la sensibilità dei cittadini sul tema.

E a Milano una manifestazione animalista in ricordo di Aron ha chiesto a gran voce certezza della pena contro sevizie e maltrattamenti.

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