Morte di Tania Bellinetti a Bologna, ricercato il compagno tunisino. Attesa per l’autopsia

L’ipotesi è che la 48enne madre di due figli sia stata spinta giù dal balcone. L’uomo era già stato ammonito per maltrattamenti.

Bologna – Quello che martedì sera sembrava un tragico suicidio si è trasformato in poche ore in un caso dai contorni inquietanti. Tania Bellinetti, 48 anni, madre di due bambini, è morta dopo essere caduta dal terzo piano della sua abitazione in via Tolstoi 4, nel quartiere Barca di Bologna. La polizia, inizialmente intervenuta per un gesto volontario, ora indaga su un possibile femminicidio: la donna potrebbe essere stata spinta dal compagno, un tunisino di 38 anni, attualmente ricercato.

La caduta, avvenuta intorno alle 20.30 di martedì scorso, aveva subito destato sospetti. I vicini, accorsi dopo aver udito un tonfo, hanno chiamato i soccorsi, ma per Tania non c’è stato nulla da fare: è morta sul colpo per le gravi lesioni riportate. La Squadra Mobile di Bologna, coordinata dalla Procura, ha escluso il suicidio dopo i primi rilievi e le testimonianze raccolte. “Non si è buttata volontariamente,” ha dichiarato una fonte investigativa a Repubblica. “Stiamo verificando se sia stata spinta.” Maggiore chiarezza sarà fatta dall’autopsia, che non è ancora stata fissata, ma sarà eseguita la prossima settimana.

Il principale sospettato è il compagno della donna, un uomo tunisino che Tania frequentava. A quanto risulta, la coppia non conviveva nell’appartamento al terzo piano, ma risultano tracce recenti della presenza dell’uomo in zona. Più giovane di lei di dieci anni, il 38enne aveva un passato di violenze: in precedenza era stato ammonito dal questore per maltrattamenti nei confronti della compagna. Dopo la caduta, l’uomo si è allontanato dalla scena, facendo perdere le sue tracce. La polizia lo sta cercando con un’operazione a tappeto, setacciando il quartiere e controllando stazioni e luoghi che potrebbe frequentare.

Tania Bellinetti, descritta dai vicini come una donna riservata e dedita ai figli, viveva da tempo una relazione turbolenta. “Si sentivano spesso litigi,” ha raccontato un residente a Il Resto del Carlino. “Lui urlava, a volte si sentivano cose che cadevano.” L’ammonimento del questore, misura preventiva prevista per casi di violenza domestica, non sembra aver fermato le tensioni. Ora, gli investigatori stanno ricostruendo le ultime ore della donna: i figli, di 10 e 13 anni, erano con i nonni al momento della tragedia, un dettaglio che potrebbe aver influito sulla dinamica dei fatti.

Sul balcone, ancora sotto sequestro, non sarebbero stati trovati segni evidenti di lotta, ma la posizione del corpo – caduto lontano dalla ringhiera – suggerisce una spinta più che un salto volontario. L’autopsia, attesa come detto nei prossimi giorni, chiarirà se Tania abbia subito percosse prima della caduta.

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