Morì a causa del bondage estremo, risarcimento milionario ai familiari di Paola Caputo

Lo ha stabilito il Tribunale di Roma. Soter Mulè sta già scontando 3 anni e 6 mesi per omicidio colposo.

Roma – Causò la morte della 23enne Paola Caputo durante un incontro di bondage ed è stato condannato in via definitiva a 3 anni e 6 mesi per omicidio colposo. Ma ora Soter Mulè, ingegnere romano, dovrà risarcire la famiglia della vittima con oltre un milione di euro. La sentenza è stata emessa dal Tribunale civile di Roma.

I fatti risalgono alla notte tra il 9 e il 10 settembre 2011, quando in un garage dell’Agenzia delle Entrate di Roma la giovane Paola Caputo, originaria di Villa Baldassarri in Puglia ma nella Capitale per gli studi universitari, partecipando a un incontro di bondage estremo con un’amica al cospetto di Mulè, morì soffocata perché le corde erano troppo strette.

L’ingegnere romano fu inizialmente condannato a 4 anni e 8 mesi per omicidio preterintenzionale, ma la pena fu successivamente ridotta a 3 anni e 6 mesi a causa della derubricazione dell’accusa a omicidio colposo. Ora la sentenza che lo condanna al risarcimento.

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