Monviso, trovato il corpo del medico Nicola Ivaldo

Individuato grazie ai droni e a un sofisticato software per la ricerca delle tracce.

Monviso – Un casco rosso immortalato dalla sofisticata tecnologia dei droni ha posto fine al mistero che da oltre quattro mesi avvolgeva la scomparsa di Nicola Ivaldo. Il medico chirurgo di Albenga, 66 anni, disperso dal 15 settembre durante l’ascesa al “Re di Pietra”, è stato ritrovato giovedì mattina a quota 3150 metri nel canale Perotti, sulla parete nord del Monviso.

La scoperta è il risultato di un’operazione di ricerca senza precedenti per complessità tecnologica e coordinamento tra i corpi di soccorso. Soccorso alpino e speleologico piemontese, Soccorso alpino della guardia di finanza e vigili del fuoco hanno lavorato sotto il coordinamento della Prefettura, impiegando mezzi aerei, terrestri e una tecnologia drone all’avanguardia che ha fatto la differenza.

Martedì scorso i versanti del Monviso e del Visolotto erano stati battuti sistematicamente da squadre a terra dei tre corpi, supportate dall’elicottero dei vigili del fuoco e dai droni del Soccorso alpino e dei pompieri. Le aree prioritarie erano state individuate sulla base delle indicazioni fornite dalle celle telefoniche agganciate dal telefono del disperso.

Due piloti di drone del Soccorso alpino e speleologico piemontese si sono concentrati sui versanti ovest e nord del Monviso, ipotizzando che Ivaldo avesse percorso la cresta nord-ovest. Ogni pilota, supportato da un tecnico esperto del territorio, ha sorvolato metodicamente le aree più plausibili, infilandosi nei canali e costeggiando da vicino le pareti rocciose.

Soccorso alpino

L’elemento cruciale è stata la registrazione di fotografie e video in alta risoluzione del terreno: al rientro a valle erano stati coperti 183 ettari di montagna e realizzati 2600 fotogrammi, tutti caricati su un software specialistico in dotazione al Soccorso alpino.

Il software ha elaborato i dati con un’analisi dettagliata dei singoli pixel di ciascuna immagine, individuando tre possibili target da verificare. Un lavoro certosino di intelligence tecnologica che ha trasformato migliaia di fotogrammi in coordinate precise.

Le condizioni meteorologiche avverse di mercoledì scorso hanno impedito qualsiasi operazione ma il giorno seguente i piloti di drone sono tornati al Pian del Re per verificare i punti sospetti individuati dall’analisi computerizzata.

Il target prioritario si trovava sulla parete nord del Monviso. L’elicottero inviato per la verifica si è avvicinato alle rocce e, infilandosi nel canale Perotti, ha individuato le spoglie di una persona nel canale più a destra dei tre che solcano la parete nord del Monviso al di sopra del ghiacciaio pensile.

“La posizione del ritrovamento è coerente con le indicazioni fornite dalle celle telefoniche del cellulare di Nicola Ivaldo”, hanno confermato i soccorritori. Un elicottero dei vigili del fuoco ha quindi caricato personale del Soccorso alpino e speleologico per le operazioni di recupero.

Elisoccorso

Nicola Ivaldo era un alpinista esperto, conoscitore delle montagne piemontesi. La sua scomparsa durante l’ascesa al Monviso aveva mobilitato fin dai primi giorni un’imponente macchina dei soccorsi, che non aveva mai interrotto le ricerche nonostante le difficili condizioni meteorologiche dei mesi invernali.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa