Un proiettile e un ritaglio di giornale lasciati davanti alla sede della Polizia. L’uomo individuato grazie alle telecamere e trovato in possesso di munizioni.
Bari – La Polizia di Stato, sugli sviluppi dell’attività d’indagine svolta a seguito dell’atto intimidatorio diretto nei confronti della Questura di Bari dello scorso 21 ottobre, ha arrestato un soggetto di 39 anni, pugliese.
Il sospettato è accusato di minaccia aggravata a pubblica Autorità. Nella prima mattinata del 21 ottobre, sulla fontana delle Anfore posta al centro dei giardini Isabella d’Aragona, ove affaccia l’ingresso principale della Questura, sono stati rinvenuti, assicurati da nastro adesivo, un proiettile calibro 9 ed un ritaglio di giornale sul quale era raffigurato un agente della Polizia di Stato, di spalle, con al guinzaglio un cane dell’unità cinofila.
Immediato l’intervento della Polizia Scientifica che ha repertato quanto rinvenuto alla ricerca di prove dattiloscopiche e biologiche.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori delle sezioni Antiterrorismo ed Investigativa della Digos della Questura, dall’analisi delle immagini riprese dalle telecamere di video sorveglianza che circondano il palazzo, un singolo soggetto, durante la notte, ha raggiunto la fontana ed in pochi attimi posizionato il proiettile ed il ritaglio di giornale, scomparendo subito dopo.
La minuziosa analisi delle immagini riprese dalle telecamere pubbliche e private presenti nel capoluogo ha permesso di ricostruire nel dettaglio gli spostamenti del sospettato, le cui tracce digitali hanno portato gli investigatori della Digos, nel primo pomeriggio, a fermare il presunto autore nella periferia della città, in via Fanelli.
Nel corso della perquisizione personale, poi estesa ad una tenda di fortuna nella quale il soggetto è risultato dimorare, sono stati rinvenuti oltre trenta proiettili di vario calibro, oltre a capi di abbigliamento compatibili con quelli indossati dall’autore dell’atto intimidatorio.
Per la detenzione del munizionamento rinvenuto nella sua disponibilità, l’indagato è stato tratto in arresto e, così come disposto dal Sostituto Procuratore di turno della locale Procura della Repubblica, tradotto in carcere.