Mimmo Lucano, definitiva la condanna a 18 mesi per falso

La Cassazione conferma la pena sospesa, rigettati i ricorsi.

Roma – Diventa definitiva la condanna a 18 mesi di reclusione (pena sospesa) per Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace, accusato di falso in atto pubblico nell’ambito della gestione dell’accoglienza dei migranti. Lo ha deciso la Cassazione, rigettando il ricorso dei suoi legali e rendendo irrevocabile la sentenza d’Appello che già aveva ridotto drasticamente la condanna rispetto al primo grado.

La Suprema Corte ha dichiarato inammissibile il ricorso della Procura generale di Reggio Calabria, che chiedeva la revisione delle assoluzioni per truffa ai danni dello Stato. È stato rigettato anche il ricorso relativo alle assoluzioni per le altre accuse di truffa e falso contestate a Lucano. Con questa decisione, l’assoluzione per la maggior parte dei reati contestati diventa definitiva, così come la condanna per un solo episodio di falso.

La vicenda era iniziata nel 2021, quando il Tribunale di Locri aveva condannato Lucano a 13 anni e 2 mesi di reclusione, ritenendolo promotore di un’associazione a delinquere finalizzata alla gestione illecita dei fondi per l’accoglienza dei migranti. Nell’ottobre 2023, però, la Corte d’Appello di Reggio Calabria ha ridimensionato la sentenza, assolvendo Lucano dalla maggior parte delle accuse e condannandolo solo per falso in una delibera, riducendo la pena a un anno e sei mesi.

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