La maestra di ballo di Lanciano: “Ho inventato tutto, volevo uccidermi”

Milena Santirocco è ricomparsa a Castel Volturno (Caserta). Agli inquirenti aveva spiegato di essere stata rapita da due uomini.

Caserta – «Non sono stata rapita, volevo uccidermi». Cambia di nuovo versione Milena Santirocco, l’insegnante di ballo e fitness di Lanciano, 54 anni, madre di due figli, ricomparsa a Castel Volturno dopo un’assenza di una settimana. Secondo quanto ha ora detto stanotte agli inquirenti, si sarebbe allontanata da casa volontariamente da casa con l’intento di suicidarsi. Non si è dunque trattato di un sequestro di persona, come dichiarato dalla donna ai primi soccorritori che l’avevano raggiunta nella caffetteria in Campania.

La donna, in buona salute, in un primo momento aveva raccontato al pm di Vasto Silvia Di Nunzio di essere stata rapita da due uomini incappucciati che avevano provato anche a ucciderla. Milena ha poi affermato di essersi messa in salvo fingendosi morta e riuscendo, infine, a scappare. Ora la svolta. Nel nuovo interrogatorio la donna ha detto di essersi buttata volontariamente nello stagno nel tentativo di suicidarsi, ma non ce l’avrebbe fatta. Da qui l’idea di simulare il rapimento. 

Numerosi in questi giorni erano stati gli appelli dei suoi familiari: il profilo Facebook della donna risultava cancellato e il telefono spento. La sua auto era stata trovata a Torino di Sangro con una gomma a terra.

Milena era scomparsa domenica scorsa

Scomparsa durante una passeggiata pomeridiana alla lecceta di Torino di Sangro, in provincia di Chieti, un luogo che amava frequentare, Milena è ricomparsa a Castel Volturno, in provincia di Caserta, in Campania: intorno alle 22.30 del 4 maggio, la 54enne si è presentata all’ingresso della caffetteria Nacca chiedendo di poter fare una telefonata ai suoi famigliari. Aveva i vestiti bagnati e sporchi e segni di ferite ai polsi. A quel punto, dal locale avrebbero chiamato la polizia. 

Un giallo, quello della scomparsa di Milena Santirocco, iniziato il 28 aprile scorso con tanti indizi e nessuna certezza: la macchina con una ruota bucata e un chiodo accanto, il cellulare spento poco dopo aver postato foto sui social, il profilo Facebook improvvisamente chiuso.

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