MILANO – STRANGOLATA E POI APPESA ALL’ALBERO PER INSCENARE IL SUICIDIO

Al suicidio di Carlotta Benusiglio avevano creduto in pochi attesi i riscontri sulla scena del crimine. Adesso è indagato per omicidio volontario l'ex fidanzato.

MilanoSarebbe stato il fidanzato a uccidere Carlotta Benusiglio, strangolandola con una sciarpa o col proprio braccio? La svolta nelle indagini arriva dopo oltre quattro anni dalla tragica vicenda: era il 31 maggio 2016, quando la stilista trentasettenne venne ritrovata “impiccata” ad un albero nei giardini di piazza Napoli, a Milano. Il ritrovamento del cadavere suscitò subito perplessità negli inquirenti perché i piedi della donna toccavano terra.

Già allora gli investigatori passarono al setaccio la vita sentimentale della stilista, considerate anche le strane dinamiche del ritrovamento del corpo. La sorella allora disse di non credere al suicidio di Carlotta e oggi le sue parole sembrano avere avuto riscontro. La Procura di Milano contesta infatti a Marco Venturi, 44 anni, al tempo fidanzato di Carlotta, il reato di omicidio volontario.

Carlotta con l’allora fidanzato Marco Venturi

Stando alle ricostruzioni, scrive il Pm Gianfranco Gallo, Venturi uccise la donna per futili motivi e con dolo d’impeto, simulando poi l’impiccagione per nascondere la morte della fidanzata avvenuta per asfissia meccanica da strangolamento come accerterà l’autopsia. Il presunto assassino avrebbe subito dopo trasportato il corpo senza vita della donna in piazza Napoli per poi inscenare, maldestramente, il depistaggio del suicidio a cui, a dire il vero, nessuno aveva creduto.

Venturi è stato anche accusato di stalking e lesioni contro la Benusiglio tra il 2014 e il 2016. Ma non basta: l’uomo avrebbe anche minacciato e percosso con schiaffi e calci la vittima per motivi di gelosia. Inizialmente Venturi, ascoltato come persona informata dei fatti, era stato successivamente indagato per istigazione al suicidio sino alla più grave accusa di omicidio volontario aggravato. Il Gip ha tuttavia negato l’arresto dell’uomo richiesto dal pubblico ministero.

L’albero di piazza Napoli a Milano dove era stato ritrovato il corpo della vittima

In una perizia risalente al 2018 si legge che Carlotta Benusiglio sarebbe morta “con grande probabilità” a causa di una “asfissia prodotta da impiccamento” e che sul cadavere, già riesumato, non sarebbero state ritrovate “lesioni scheletriche riconducibili ad un eventuale strangolamento, parziale o totale, con successiva sospensione del corpo”. Da qui le nuove indagini che conducono verso una sola persona. 

 

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