Il virus c’è ancora. E’ fra di noi dunque prudenza è ancora la parola d’ordine. La fase 3 è da prendere con parsimonia. Intanto il Governo deve fare i conti con cassa integrazione e i soldi per il sostegno di alcune categorie di lavoratori che non sono arrivati.
Milano – Fase 3 al via. Diverse regioni aprono a sagre e discoteche, altre no. Per tutti l’obiettivo è la normalità. Insomma quasi. Intanto il rapporto tamponi-positivi, sempre in Lombardia, è salito al 2.6%, il giorno prima era al 2.2%, e quello ancora prima all’1.8%. Su 9.336 tamponi effettuati, ci sono 244 nuovi casi per un totale complessivo di 91.658 positivi tant’è che il governatore Fontana ha esteso l’obbligo delle mascherine sino al 30 giugno.
Sono stati 34.345 decessi dall’inizio dell’emergenza ma in 24 ore in undici regioni non si sono registrati morti per Covid mentre i guariti, altri 1.505 nell’ultimo bollettino della Protezione Civile, salgono a 176.370. Ora si spera nel tracciamento dei contagi con l’applicazione “Immuni” da oggi scaricabile in tutta Italia dopo una prima fase di sperimentazione. Anche la scuola riapre a mezza botta con gli esami di maturità.