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Milano, il Piano casa al centro delle polemiche

Il Piano casa, presentato oggi dall’assessore Maran in aula consiliare, evidenzia il fallimento del Comune di Milano sul tema dell’abitare“. Lo sostengono Samuele Piscina, segretario cittadino della Lega e consigliere comunale di Milano, e Alessandro Verri, capogruppo a Palazzo Marino.

Milano – “In pratica, il progetto Maran è traducibile in una perenne richiesta di aiuto a Regione e Governo attraverso l’istituzione di una Società Casa Milano che gestisca tutto il patrimonio pubblico ERP nella città. Non è la prima volta che Maran cerca di correre ai ripari chiedendo a Regione Lombardia di riprendersi in gestione le case di edilizia popolare di proprietà comunale. E come dargli torto. I numeri dal 2014, quando la sinistra ha deciso di togliere l’affidamento ad Aler del proprio patrimonio per assegnarlo in-house a MM S.p.A., sono imbarazzanti. Qualche dato: il Comune ha un patrimonio complessivo di 28.000 alloggi, dei quali 5.268 non assegnati, pari al 18,9%; ALER possiede 43.245 alloggi a Milano città, dei quali sfitti solo 2.900, pari al 6,7%. Anche la manutenzione degli alloggi fa acqua da tutte le parti” spiega Piscina.

“I cittadini non mancano di evidenziarci come da MM non ricevano alcun riscontro sulle richieste d’intervento di manutenzione ordinaria, con la partecipata in balia di appalti non funzionanti e una incapacità organizzativa non irrilevante. Un dato esemplare sui grandi interventi, invece, è quello delle riqualificazioni superbonus 110%, con MM che ha pianificato solo 3 progetti in tutta la città e Aler che invece ne ha realizzati 30. Il Comune di Milano, inoltre, abdica al ruolo di sostenere le fasce più deboli, dimenticandosi delle domande d’emergenza e degli “ultimi”, quella fascia reddituale dagli 0 ai 6mila euro a favore dei SAS. Giusto e doveroso sostenere il ceto medio-basso, ma, con l’emergenza che stiamo vivendo, non può essere considerata in sostituzione ai SAT che porterà a una sempre maggiore diseguaglianza con la conseguenza di espellere i più poveri dalla città” prosegue Verri.

“È significativo che dal PGT 2019 a firma Maran, entrato in vigore nel 2020, siano stati stipulati 5 convenzionamenti in merito a interventi ERS, ossia housing sociale, e appena 4 convenzionamenti per studentati in 4 anni e mezzo. Da un’amministrazione che dice pubblicamente di essere attenta all’housing sociale e agli alloggi per gli studenti, ci saremmo aspettati ben altri numeri. Invece, di fatto, l’attuale situazione è causata proprio dalle amministrazioni Sala, colpevoli di aver attuato un PGT che ha distrutto l’offerta di alloggi, sia nel mercato convenzionato che in quello privato. Il Piano di governo del territorio, troppo stringente, ha portato alla netta diminuzione di alloggi a fronte di una domanda sempre crescente, facendo schizzare i prezzi delle case alle stelle. Nessun intervento di regolazione del mercato viene però, purtroppo, prospettato nel piano casa, come non risulta alcun accenno sullo snellimento delle procedure amministrative e sull’incentivo al recupero delle cosiddette zone grigie quali gli stabili abbandonati, dove il Comune ha scelto di adottare la minor premialità volumetrica consentita invece che garantire maggiori opportunità di recupero e quindi di realizzazione di nuovi alloggi” proseguono Piscina e Verri.

La case popolari Aler.

“La sinistra, capitanata da Sala e Maran, ci ha dirottati verso una situazione che è diventata ormai insostenibile”, concludono gli esponenti leghisti. “Chiediamo al Comune di essere più coraggioso, imparando dal buongoverno regionale e adottando una politica di svolta nella città per cercare di invertire la tendenza negativa. Purtroppo non troviamo alcun riscontro in tal senso nel Piano casa di Maran”.

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