La Polizia risolve il caso individuando il rapinatore grazie alla tenacia degli agenti e alle telecamere di sorveglianza.
Milano – La Polizia di Stato ha proceduto al fermo di un cittadino italiano di 47 anni indiziato di delitto per il reato di rapina aggravata in quanto ritenuto responsabile di 11 rapine consumate e di 2 tentate ai danni di farmacie presenti sul territorio milanese, con un bottino complessivo di circa euro 10mila euro.
Negli ultimi venti giorni sono state commesse 13 rapine ai danni di farmacie da parte di un uomo, descritto come un quarantenne alto circa 170cm, dalla carnagione scura, verosimilmente armato di coltello che entrava all’interno dei negozi con il viso coperto: si recava alla cassa e, dopo aver minacciato i dipendenti, prelevava l’incasso prima di allontanarsi a piedi. Durante alcune rapine, l’uomo metteva le mani in tasca facendo credere alle vittime di essere armato. Per questi episodi criminosi, gli agenti dell’Ufficio Statistiche e Analisi Criminale della Divisione Anticrimine della Questura di Milano avevano isolato una serialità riconoscendovi degli elementi comuni.
Gli Agenti della 6^ Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso” della Squadra Mobile hanno quindi esperito approfonditi accertamenti e hanno rivolto la loro attenzione su un cittadino italiano che era stato scarcerato, giusto il giorno precedente alla prima rapina consumata. I poliziotti della Squadra Mobile lo hanno rintracciato presso una struttura ricettiva in zona Città Studi e, all’interno della camera, hanno trovato un coltello, quello che presumibilmente aveva indosso durante le rapine, e 240 euro in contanti. All’interno di alcuni borsoni, inoltre, gli agenti hanno rinvenuto tutti gli indumenti indossati in occasione delle 13 rapine, riconosciuti in quanto ben visibili dalle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza delle farmacie nel corso delle indagini. L’uomo, riconosciuto senza ombre di dubbio da due farmacisti vittime delle rapine, è stato associato tradotto presso la Casa Circondariale di Milano “Francesco di Cataldo” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.