MILANO – BASTA CON UBRIACHI E IMMONDIZIE NEL PARCO. IL COMUNE DEVE RISOLVERE.

Il degrado del quartiere è opera di stranieri che a tutte le ore del giorno e della notte bivaccano in strada e nel parco sporcando le strade e il verde pubblico. Situazione insostenibile.

Milano – Nel pomeriggio di ieri i cittadini della zona milanese Loreto-Padova-Costa si sono radunati presso via Antonio Costa per manifestare contro il degrado che da molto tempo attanaglia il quartiere. Al presidio, oltre alle decine di residenti, anche l’assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato e il presidente del II Municipio di Milano, Samuele Piscina. Al centro della discordia il comportamento non corretto che numerosi stranieri terrebbero nello stazionare sulle panchine adiacenti al tristemente famoso piazzale Loreto. Tra vetri rotti e odori nauseabondi, la popolazione locale denuncia una situazione ormai insostenibile e richiede maggiore attenzione dal civico consesso al fine di predisporre un piano di rivalutazione sociale che possa apportare miglioramenti al quartiere.

Le panchine di via Antonio Costa

“…Come Municipio II – dichiara a Pop Samuele Piscina  – siamo intervenuti per ascoltare i cittadini. La popolazione ha organizzato questo presidio per chiedere maggiore sicurezza, maggiore controllo e una seria lotta al degrado. C’è anche chi ha dichiarato che non riesce a dormire nelle ore notturne per via del forte trambusto che c’è ogni sera affligge la zona di Costa, Bambaia e piazzale Loreto. Come Municipio II vogliamo chiedere al Comune di farsi portavoce presso la Questura e la Prefettura per predisporre dei piani di sicurezza idonei alla situazione, così da assicurare ai residenti la possibilità di condurre una vita tranquilla…Questa zona ormai non può più essere considerata periferia, ma parte integrante del tessuto urbano. Si chiede dunque al Comune di trattare questa realtà per quel che è, e non per una discarica. Noi attendiamo, inoltre, una rivalutazione urbanistica della zona, anche perché tramite questa si può accedere anche a una crescita sociale…”.

Scene di ordinaria inciviltà per i residenti, che rendono difficoltoso il riposo notturno.

I manifestanti hanno simbolicamente occupato le panchine pubbliche, ricoprendole con manifesti di carta inneggianti lo slogan dell’evento“Uniti contro il degrado”.

Bottiglie sparse, cocci, escrementi e immondizie sparsi nel parco. Indecenza insopportabile.

“…Questa zona è diventata invivibile. Nelle ore notturne – spiega Valentina Ciboddo, del Comitato di zona  – il quartiere cambia volto, ci sono sempre risse, vetri rotti e molto spesso le ragazze vengono importunate nella strada per casa. La piazza è un vespasiano a cielo aperto: le persone bivaccano sulle panchine l’intero giorno, ubriacandosi dalla mattina alle 8 fino a sera tarda. Non solo, anche dal punto di vista acustico è impossibile riposare: urla, musica, grida ci accompagnano tutta la notte. Facile immaginare che anche sotto il profilo igienico non è una bella situazione, figuriamoci poi in un periodo come questo. Noi come Comitato abbiamo tre richieste precise: avere più presidi delle Forze dell’Ordine; togliere le panchine di via Costa per evitare che la gente possa adoperarle per bivaccare sporcandole e rendendole così inutilizzabili; regolarizzare gli orari degli esercizi commerciali etnici e la vendita dell’alcool. Inoltre, sarebbe auspicabile l’implemento della presenza dell’Amsa, non è possibile che la rimozione delle bottiglie dai parchi e dalle strade spetti ai residenti…”.

L’assessore regionale Riccardo De Corato, il presidente Samuele Piscina e i cittadini del Comitato di quartiere.

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