Milano – Allergica a latte e uova, cena in un locale e muore per shock anafilattico

Una ragazza di 20 anni ha mangiato un tiramisù vegano in un locale milanese ed è morta per la reazione allergica. Il dolce conteneva tracce di latticini e lei aveva una ipersensibilità allergica al latte fin dalla nascita.

Milano – Una ventenne mangia un tiramisù vegano in un locale milanese, ma il tiramisù contiene tracce di latte e uova e la giovane muore per shock anafilattico, dopo dieci giorni di coma. “Una tragedia immane, non doveva accadere, e bisogna evitare che possa succedere ancora”, dice la referente dell’associazione animalista e ambientalista Meta Parma, che spiega che il problema è la disinformazione sul veganesimo.

Bisogna accertare ogni responsabilità e fare chiarezza sulla questione, perché è gravissimo perdere la vita così. Qui il problema non è il tiramisù vegano, il problema è che la ragazza era allergica al latte e il tiramisù conteneva tracce di latticini, tracce che alcuni cibi vegani contengono, ma in troppi non lo sanno. Noi di Meta Parma siamo tutti vegani, e cerchiamo di diffondere una corretta informazione su questo argomento che è di vitale importanza per tutti, per gli umani, per gli animali e anche per il pianeta stesso. Stiamo leggendo affermazioni imbarazzanti sul veganesimo, qualcuno ha pubblicato che il tiramisù è stato ritirato perché essendo vegano non doveva contenere alcuna traccia animale, e quindi non doveva contenere latte, ma in realtà non è così. Un prodotto vegano può anche contenere tracce di latte e uova, e se le contiene è obbligatorio dichiararlo negli ingredienti, ma il prodotto rimane sempre vegano. Si tratta di cibi vegani che ovviamente non contengono latte e uova, ma solo eventuali tracce, perché prodotti in stabilimenti che utilizzano il latte e le uova per produrre anche cibi non vegani” spiega Katia Ruggiero, referente dell’associazione Meta Parma.

L’indicazione sul prodotto sequestrato.

“Quello che manca è soprattutto un’adeguata e corretta informazione sul veganesimo, e di conseguenza anche sui rischi di allergie al latte e alle uova. Spesso i vegani, sia nei bar sia nei ristoranti, si ritrovano davanti a dipendenti che non sanno nulla sul veganesimo, e ordinare del cibo vegano diventa difficile. Ai vegani viene offerto a volte del tonno, a volte pasta al formaggio, e quindi è chiaro che in Italia c’è ancora molta disinformazione (i vegani non mangiano né animali né derivati, quindi il tonno e il formaggio non lo mangiamo). Il problema è grave, molto grave, e si rivela nella sua gravità quando si parla di persone allergiche. Con tutta questa diffusa disinformazione sul veganesimo, i dipendenti di bar e ristoranti sanno che alcuni cibi vegani non possono essere mangiati da chi è allergico al latte e alle uova?” prosegue Ruggiero.

“Non tutti i cibi vegani sono adatti a chi è allergico al latte e alle uova, perché pur non contenendo latte e uova alcuni di questi prodotti vegani possono contenere la dicitura che avvisa della possibile presenza di tracce di uova e latte. Questo accade quando i cibi vengono prodotti in stabilimenti che producono anche cibo non vegano, e quindi può accadere che i cibi vegani vengano contaminati da minime tracce di latte e uova. Chi è allergico ovviamente non può mangiare cibi che contengono la dicitura “il prodotto può contenere tracce di latte e uova”, visto che anche in minima traccia potrebbero causare uno shock anafilattico. I prodotti vegani sicuri per chi è allergico sono quelli che non contengono nessuna traccia di latte e uova, e perciò bisogna fare attenzione agli ingredienti. Essere informati sul veganesimo è importantissimo, non solo per rispetto di chi ha scelto di essere vegano per etica, ma anche per tutelare la vita di chi lo è per questione di salute o di allergie alimentari. Essere intolleranti al latte, alle uova o ad altri allergeni, può causare problemi e fastidi, ma essere allergici è tutta un’altra storia, è pericoloso, e per rischiare la vita bastano anche minime tracce di queste sostanze” spiega Ruggiero. 

I soccorsi purtroppo non sono serviti a nulla.

Non c’è abbastanza informazione, è questo il vero problema. È un problema per tutti: per gli animali che muoiono nei mattatoi, per gli allergici, per le persone sensibili.  È morta una ragazza, era andata anche in coma, e come ogni vita anche la sua era unica e irripetibile. In questa società sembra che perdere vite sia quasi accettabile, perchè la disinformazione causa errori, errori che invece non dovrebbero assolutamente succedere! Ma in un sistema che manda gli animali al mattatoio, gli errori e gli orrori sono all’ordine del giorno. E dietro tutto questo c’è sempre una tragedia: delle persone che perdono la vita, delle loro famiglie, degli animali uccisi nei mattatoi. Ogni animale ucciso nei mattatoi vive una tragedia, sono esseri senzienti, molto più di chi se li mangia. Per cambiare le cose ed evitare tragedie basterebbe una corretta documentazione e informazione sul veganesimo, che dovrebbe essere obbligatoria per tutti i dipendenti di bar, ristoranti, pizzerie, eccetera. Il problema di fondo è sempre lo sfruttamento animale, in questo caso il latte di mucca e le uova di gallina che possono essere pericolosi allergeni per gli umani, oltre a causare la sofferenza e uccisione degli animali. In un mondo totalmente vegano tutto questo non sarebbe mai successo, ma finchè la disinformazione dilaga, alle persone allergiche al latte consigliamo soltanto una cosa: non fidatevi, mangiate a casa” conclude Ruggiero. 

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