MILANO – AL VOTO GLI ELETTORI IN QUARANTENA FIDUCIARIA: COME?

Le norme ministeriali dovranno assicurare la totale sicurezza degli operatori del seggio mobile e l'imprescindibile segretezza del voto.

MilanoCome voteranno gli italiani in quarantena fiduciaria? I cittadini risultati positivi al Covid 19, dunque posti in quarantena o in isolamento fiduciario non possono uscire di casa, tantomeno non possono entrare in contatto con alcuno, tranne con personale medico adeguatamente protetto. Come potranno votare per le prossime elezioni amministrative, regionali e per il referendum costituzionale?

“…Le linee guida del Governo sono quelle riportate sul sito del ministero dell’Interno – dice Cristian Romaniello, Deputato del Movimento 5 Stelle – ma martedì ci saranno ulteriori disposizioni…”. Secondo le disposizioni del Governo saranno istituite sezioni ospedaliere con “seggi speciali” mobili composti da due operatori che si recheranno presso le abitazioni degli elettori.

Cristian Romaniello

Il problema però è che le commissioni elettorali dei vari Comuni hanno già formato la lista dei presidenti di seggio e degli scrutatori, che sono stati a loro volta già convocati tramite la classica lettera consegnata dal messo comunale.

In molti Comuni però non sono stati istituiti seggi speciali e Vigevano, in provincia di Pavia – dove si voterà anche per il rinnovo dell’amministrazione comunale –  è uno di questi: “…Ci siamo posti il problema del voto dei vigevanesi Covid positivi durante la riunione della commissione elettorale – dice Brunella Avalle, assessore con delega ai servizi al Cittadino – e non abbiamo trovato una risposta. Per questo abbiamo scritto una nota al ministero dell’Interno, aspettiamo indicazioni…”. Tra le proposte lanciate sul tavolo c’è quella di istituire un seggio volante composto da un presidente di seggio con scrutatore appartenenti ad una o più associazioni di mutuo soccorso cittadine come Croce Rossa Italiana, Croce Verde o Croce Azzurra.

Brunella Avalle

Tornando alle disposizioni previste dal ministero sulla legge 103 del 14 agosto 2020, gli elettori che si trovano in quarantena fiduciaria ed intendono votare devono fare richiesta al sindaco fra il decimo ed il quinto giorno antecedente quello della votazione.

Inoltre occorre far pervenire al sindaco del Comune nelle cui liste sono iscritti – riporta l’articolo 3 – con modalità individuate dall’ente medesimo, anche telematiche, una dichiarazione attestante la volontà di esprimere il  voto presso il proprio domicilio, recante l’indirizzo completo di questo, oltre al certificato, rilasciato dal  funzionario  medico  designato dai competenti organi dell’azienda sanitaria locale, in data non anteriore  al quattordicesimo  giorno  antecedente  la  data   della votazione, che attesti la positività al Covid 19. Sarà poi il sindaco a pianificare ed organizzare il supporto tecnico-operativo utile alla raccolta del  voto  domiciliare.

Alan Ferrari

Ma se la positività al Covid 19 venisse certificata, per esempio, il 18 settembre, si perderebbe il diritto di voto? Ma soprattutto come si garantisce il rispetto di tutte le norme previste in merito al contenimento del contagio? Che fine fanno le matite copiative utilizzate per esprimere il proprio voto? Quali sono le modalità di lettura e registrazione del voto che permetteranno di garantire la segretezza del voto?

“…Probabilmente – conclude Alan Ferrari, senatore del Partito Democratico – le risposte sono contenute nel decreto ad hoc sulle misure di sicurezza Covid che arriverà al Senato martedì…”. Domani sapremo.

 

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