Migranti abbandonati alla deriva, 3 algerini in manette per favoreggiamento dell’immigrazione

I tre sono stati arrestati dopo lo sbarco nel sud della Sardegna. Avrebbero lasciato in mare dieci migranti su un barchino in panne. Le ricerche sono ancora in corso.

Cagliari – Drammatica traversata nel Mediterraneo sulla rotta dall’Algeria verso le coste sud-occidentali della Sardegna. Tre uomini di 35, 23 e 20 anni, di nazionalità algerina, sono stati arrestati dalla Polizia di Stato con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, dopo aver abbandonato in mare dieci migranti a bordo di un barchino alla deriva. Le ricerche dei dispersi, avviate dalla Capitaneria di Porto di Cagliari, sono ancora in corso ma finora senza esito.

Secondo la ricostruzione fornita dalla Questura, i tre sarebbero i presunti scafisti di una doppia imbarcazione partita da Annaba, in Algeria, e diretta verso le coste del Sulcis. Durante la traversata, uno dei due barchini avrebbe subito un guasto al motore. A quel punto, due dei tre uomini avrebbero abbandonato il mezzo in avaria, minacciando con un coltello gli altri passeggeri per salire sul secondo natante funzionante. Il barchino in panne, con dieci persone a bordo, è stato lasciato alla deriva a circa 70 miglia dalle coste algerine.

Arrivi continui: 200 migranti nel fine settimana

Lo scorso fine settimana sono stati circa 200 i migranti sbarcati irregolarmente lungo le coste sud-occidentali della Sardegna, arrivati in piccoli gruppi a bordo di barchini. Tutti sono stati trasferiti nel centro di primo soccorso e accoglienza di Monastir, dove sono state avviate le procedure sanitarie e di identificazione a cura della ASL di Cagliari.

Tra questi, un altro cittadino algerino è stato arrestato per aver violato un precedente divieto di reingresso in Italia, emesso dal Questore. I tre presunti scafisti invece, dopo essere riusciti ad allontanarsi temporaneamente dal centro di accoglienza, sono stati rintracciati e fermati dagli agenti della Squadra Mobile con il supporto degli operatori Frontex, che hanno contribuito a ricostruire il viaggio e le responsabilità individuali.

Un’inchiesta ancora aperta

La vicenda apre nuovi scenari su una rotta migratoria, quella tra l’Algeria e la Sardegna, sempre più utilizzata per traversate clandestine e spesso estremamente pericolose. Le forze dell’ordine continuano a monitorare i movimenti nel Mediterraneo centrale, mentre resta alta l’attenzione sui rischi umanitari connessi al fenomeno, come dimostra il drammatico abbandono dei dieci migranti in mare.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa