Stefano Argentino e Sara Campanella

Sette indagati per il suicidio di Stefano Argentino in carcere

Il reo confesso dell’omicidio di Sara Campanella era stato reintegrato in un regime carcerario ordinario quindici giorni prima di togliersi la vita.

Messina – La Procura di Messina ha aperto un’inchiesta sulla morte di Stefano Argentino, il 27enne reo confesso dell’omicidio della collega universitaria Sara Campanella, suicidatosi mercoledì 6 agosto 2025 nel carcere di Gazzi. Sette avvisi di garanzia sono stati notificati in vista dell’autopsia, prevista per il 12 agosto, per accertare eventuali responsabilità nella gestione della detenzione del giovane. Gli indagati potranno nominare propri consulenti per gli esami autoptici, atti irripetibili.

Argentino, che aveva manifestato più volte intenzioni suicide, era stato posto sotto un regime di sorveglianza speciale. Tuttavia, quindici giorni prima del suicidio, dopo colloqui con psicologi, era stato reintegrato in un regime carcerario ordinario, condividendo la cella con altri detenuti. Il giovane si è impiccato in cella, sollevando interrogativi sulla decisione di ridurre la sorveglianza. La Procura intende chiarire se ci siano state omissioni o responsabilità nella gestione del caso, considerando il passato di instabilità psicologica del detenuto

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