Il consigliere Mario Biancuzzo si rivolge alle istituzioni per il varo della nuova circoscrizione
Fino alle elezioni amministrative del novembre 2005, il territorio comunale di Messina era suddiviso in 14 circoscrizioni municipali. Dopo tale data, gli originari 14 quartieri sono stati soppressi dal Commissario Prefetto Bruno Sbordone, e i territori accorpati per formare le nuove 6 municipalità:
- Circoscrizione I “Normanno” (periferia Sud):
- Circoscrizione II “Calispera” (frazioni della zona Sud):
- Circoscrizione III “Tre Santi” (centro urbano e zonelimitrofe):
- Circoscrizione IV “Centro Storico” (centro urbano e zonelimitrofe):
- Circoscrizione V “Antonello da Messina” (frazioni della zona Nord):
- Circoscrizione VI “Peloro” (periferia Nord):
Il consigliere Mario Biancuzzo, della VI circoscrizione, ha scritto al Prefetto, al sindaco metropolitano e al Presidente del consiglio comunale chiedendo che venga revisionato il numero dei quartieri, in virtù delle necessità del territorio e della attuale estesa dimensione del VI Quartiere. Altresì, con la creazione della VII circoscrizione, l’Amministrazione comunale potrebbe diminuire di due unità i consiglieri in atto impiegati in sei quartieri, riducendoli dagli attuali 54 a 49, con un notevole risparmio economico e utilizzo migliore delle risorse.
Noi di Pop abbiamo intervistato il consigliere Mario Biancuzzo:
Consigliere Biancuzzo, con una nota inviata al Prefetto, al Sindaco metropolitano e al Presidente del consiglio comunale, Lei ha chiesto che venga revisionato il numero dei quartieri di Messina. Perché?
“I quartieri sono stai accorpati senza logica, senza uno studio a monte. Non esistono delimitazioni territoriali, il VI quartiere va dalla frazione di Pace fino all’estrema periferia di Ponte Gallo e comprende anche zone collinari. È vastissimo, il più grande d’Italia. Dividendolo, come da mia proposta, si avrebbero 7 quartieri riuscendo pure a risparmiare”.
Messina è una città con grandi problematiche, se fosse Lei a dover decidere le sorti della città, cosa, a parer suo, al di là di quello che si sta già facendo, sarebbe urgente attuare?
“Per essere competitiva, Messina ha bisogno di un aeroporto subito. Il progetto c’è, e anche la fattibilità, ma manca la volontà politica nonostante sia possibile usare fondi europei”.
Qual è il primo intervento da attuare nel quartiere dove Lei svolge la funzione di consigliere?
“Il primo intervento, da attuare con urgenza, sarebbe l’eliminazione del pedaggio al casello chiamato ingannevolmente “Villafranca Tirrena”, che invece ricade nel territorio di Messina. È una vergogna che si costringano i residenti a pagare ingiustamente, poiché sia l’entrata sia l’uscita, alla bretella di Ponte Gallo, ricadono entrambe nel territorio di Messina”.